Riguardo al Web, Francesco Belletti, direttore del Cisf, si considera un “moderato”. Ha aperto una pagina FB solo due anni fa. Coordinatore del nuovo Rapporto Le relazioni familiari nell’era delle reti digitali (San Paolo) che fotografa la famiglia italiana, ci spiega il perché della scelta del tema delle nuove tecnologie: «La vita quotidiana delle famiglie è intessuta di scambi tra vita reale e relazioni a distanza in cui non si può più fare a meno del telefonino o dei contatti via Internet. Non c’è più una differenza tra mondo reale e mondo virtuale. È tutto mescolato o, come dice il Rapporto Cisf, è tutto ibridato, cioè la vita vera passa anche attraverso i contatti on line. La vera sfida è non accontentarsi solo di essere connessi ma essere davvero in-relazione, vale a dire condividendo progetti di vita, affetti e sentimenti e scelte concrete. Mille connessioni non fanno una vera amicizia checché ne dica Facebook».
Pessimista od ottimista a riguardo?
«Sono ottimista per le nuove generazioni perché oggi uno dei problemi è la distanza tra tanti genitori poco competenti del Web e i figli “smanettoni” che sanno fare praticamente tutto con lo smartphone. Ma i nuovi genitori sono anche loro esperti con la responsabilità di capire come accompagnare i figli nel labirinto di Internet».
Una cosa positiva e una negativa dei social?
«I social sono un grande moltiplicatore delle interazioni tra persone e possono aiutare moltissimo nella vita familiare e sociale. Chiedere aiuto, darsi appuntamenti, mobilitarsi per una vertenza pubblica o una buona causa. Tutto questo è più facile grazie ai social. Tuttavia possono anche allontanare le persone, rendere meno vera e stringente la relazione fino al punto di potersi fingere qualcun altro. Inoltre possono potenziare anche cattive abitudini o addirittura diventare trappole e minacce per i più deboli e più piccoli. Gli episodi di cyberbullismo o i rischi di adescamento a scopo sessuale sono troppo frequenti».
È una ubriacatura momentanea?
«Certo alcuni entusiasti esagerano, magari passando troppo tempo con le centinaia di amici di FB anziché andare a bere una birra incontrandoli di persona. Anche Arisa e Mandelli cantano “Mi manchi in carne e ossa” nella hit L’esercito dei selfie…».
Le giovani coppie sono “sempre connesse”. Questo è il futuro?
«Nelle coppie è ancora più evidente la necessità di tenere in equilibrio la relazione faccia a faccia e la connessione digitale. Bisogna davvero abbracciarsi, fisicamente, non basta mandarsi dei like o delle faccine sorridenti. Ci saranno coppie che si illuderanno di stare insieme a distanza, salvo poi separarsi con un semplice Sms. Mi sembra un futuro un po’ meno umano».
Cosa signicherà tra un po’ di anni essere “esclusi”?
«Sarà quasi impossibile nel futuro esserlo. Per esempio sta diventando impossibile pagare le tasse o le multe fuori da Internet, quindi ogni cittadino dovrà per forza essere in Rete».