La storia è nota. Il Palazzo era loro. Nel 1870 lo dovettero abbandonare a causa dell'ingresso armi in pugno dei Bersaglieri comandati dal generale La Marmora. Perché i Papi tornassero al Quirinale, in veste di graditi ospiti, si sarebbe dovuto attendere ben oltre mezzo secolo (per la precisione il 1939). Jorge Mario Bergoglio è il quinto Pontefice che, dalla
nascita della Repubblica italiana, ha fatto visita a un
presidente in quello che Napolitano ama chiamare «la casa di tutti gli italiani», ovvero il Quirinale. In tutto, le visite dei Papi al
Colle nell'Italia repubblicana erano state finora otto. Quella di Bergoglio è dunque la nona.
Dopo l'assenza dei Papi dalla loro ex residenza che durava
fin dalla breccia di Porta Pia, il 28 dicembre 1939 era
stato Pio XII a recarsi sul Colle per ricambiare la visita
dei sovrani d'Italia del 21 dicembre. L'11 maggio 1963,
Giovanni XXIII, primo Papa a fare visita alle autorità
italiane dopo la nascita della Repubblica, incontrò al
Quirinale il presidente Antonio Segni. L'anno successivo,
l'11 gennaio, Paolo VI fece visita allo stesso Antonio Segni
e, il 21 marzo 1966, al presidente Giuseppe Saragat.
Seguì
un altro lungo intervallo, fino al 2 giugno 1984, quando
Giovanni Paolo II si recò in visita da Sandro Pertini, al
quale fu legato anche da un'intensa amicizia personale, che
produsse numerosi incontri, alcuni dei quali informali. Il
18 gennaio 1986, lo stesso Giovanni Paolo II andò al
Quirinale per incontrare Francesco Cossiga, e il 20 ottobre
1998, Oscar Luigi Scalfaro. Il 24 giugno 2005, Benedetto XVI
incontrò al Quirinale il presidente Carlo Azeglio Ciampi e
il 4 ottobre 2008 il presidente Giorgio Napolitano, allora
al suo primo mandato.
«Non posso che riconoscere le prestazioni fornite per il
Concilio Vaticano II, il perfetto funzionamento dei
trasporti, il servizio d'ordine, le sollecite informazioni
trasmesse da radio e televisione». Era il 21 marzo del 1966
quando Paolo VI descriveva un'Italia difficile oggi da
riconoscere e la ringraziava dal Quirinale per la sua
efficienza. Questa è una delle chicche offerte da un programma realizzato dalla Radio Vaticana in
collaborazione con l'Archivio storico del Quirinale.
Alcuni aneddoti interessanti ben
raccontano il lato umano degli incontri tra Papi e Presidenti, che
segnano un rapporto non sempre facile tra Chiesa e Stato italiano. Il sanguigno Pertini, ad esempio, fu invitato
per la prima volta da un Papa a colazione. L'invito venne da
Giovanni Paolo II e l'incontro durò ben due ore. Un tempo
enorme per incontri di questo tipo. Un avvenimento che
Pertini ordinò al suo fedele segretario generale del
Quirinale, Antonio Maccanico, di tenere segretissimo. E
Maccanico così fece, informando solo - racconta la Carucci -
il primo ministro.
Divertente anche un discorso, sempre di
Giovanni Paolo II, in una visita al presidente Francesco
Cossiga il 18 gennaio del 1986. Papa Wojtyla sottolineava
pubblicamente come «i pellegrini che arrivano nell'urbe
trovano qui un ambiente accogliente, di semplicità e
cordialità, tipici aspetti che caratterizzano i costumi
degli italiani».