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Viaggiare, con leggerezza

17/06/2021  Il nostro visitare i luoghi della Terra sarà più gradevole se lasceremo tracce più leggere; se sapremo di contribuire alla sua custodia anche mentre passiamo su di essa

Il viaggio è uno dei grandi simboli cari alla cultura occidentale, anche se declinato in forme profondamente diverse. Si pensi alla differenza tra Ulisse, il cui peregrinare attraverso il Mediterraneo mira solo a tornare a casa, e Abramo, diretto verso un altrove che neppure conosce, ma cui lo chiama una parola di promessa. E l’esperienza di quest’ultimo è quella che ritroviamo espansa su scala ben più ampia nella visione messianica del creato - tutto destinato a un futuro di novità beata che al presente possiamo solo intuire e sperare: «Stiamo viaggiando verso il sabato dell’eternità, verso la nuova Gerusalemme», ci ricorda papa Francesco al n. 243 di Laudato si’. Ma ogni viaggio – quelli citati, ma anche quelli più modesti della nostra quotidianità – trasforma; è esperienza di cambiamento e di scoperta; è incontro con mondi altri e inediti. È esperienza di conoscenza e di libertà, di sganciamento da un singolo luogo, per attraversare spazi differenti; è opportunità di contemplare la ricchezza artistica e culturale del pianeta, ma anche di far conoscenza con la splendida biodiversità che lo caratterizza. Per molti l’estate che ci sta dinanzi sarà un tempo di ritorno al viaggio dopo lo stop dettato dalla pandemia: per alcuni sarà l’occasione per andare finalmente a trovare persone care lontane; per altri la possibilità di visitare luoghi sognati o di ritornare in quelli che ama. Le notizie di questi giorni segnalano tra l’altro le attese e le speranze di chi opera nel mondo del turismo, che certo in quest’ultimo anno ha vissuto con grande sofferenza le pur necessarie restrizioni. Qualunque sia la motivazione che animerà il nostro viaggio, è essenziale che anche in esso viviamo come abitatori della terra, che sanno di doversene prendere cura – e non come turisti incuranti, privi di rispetto nei confronti dei luoghi che visitano. Perché la mobilità – l’abbiamo ricordato più volte – è una delle aree critiche in ordine all’emissione di gas climalteranti e per questo è importante che il nostro viaggio si realizzi in forme sostenibili, oltre che gradevoli. Occorrerà allora interrogarsi sulla destinazione che si sceglie, evitando di privilegiare luoghi lontani ed esotici a scapito di bellezze maggiori magari più vicine a noi. Occorrerà interrogarsi sulla scelta del mezzo, ricordando che gli spostamenti privati su gomma (l’auto personale) determinano in genere un impatto ambientale elevato; il trasporto pubblico - e in particolare il treno – alleggerisce il peso del nostro passare. Laddove poi la distanza richieda il viaggio in aereo, occorrerà valutare la possibilità di compensare le relative emissioni – particolarmente onerose – piantando alberi (esistono su Internet servizi appositi che provvedono in tal senso, con costi limitati). Il nostro viaggiare sulla Terra sarà più gradevole se lasceremo tracce più leggere; se sapremo di contribuire alla sua custodia anche mentre passiamo su di essa.

 
 
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