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giovedì 16 gennaio 2025
 
Pino Daniele
 

Funerale anche a Napoli: «Ma il rito delle esequie è uno solo»

07/01/2015  Don Silvano Sirboni, parroco e liturgista di Alessandria, commentando la scelta per l'artista Pino Daniele di celebrare il funerale prima a Roma e poi a Napoli non ha dubbi: «Questa che è stata fatta per Pino Daniele è una concessione perché c’è il popolo che lo chiede». Anche se ammette: «Nel rito non è né previsto né proibito che si possa "raddoppiare"».

Sul web si è accesa la discussione rispetto alla scelta per l'artista Pino Daniele di fare il rito delle Esequie a Roma nel santuario del Divino Amore e poi traferire la salma a Napoli per un secondo funerale. La gente si chiede "se sia possibile farlo". Per rispondere in modo accurato, abbiamo interpellato don Silvano Sirboni, parroco e liturgista di Alessandria, da lungo tempo collaboratore delle riviste San Paolo (tra cui anche Famiglia Cristiana).

«Di per sé, questo episodio è paragonabile a un favore eccezionale. Provo a spiegare per quali motivi. Inizio con un esempio: anche quando muore il Papa, tutti i fedeli possono prendere parte ai nove giorni di messe previste per onorare la sua memoria. Tuttavia, è previsto un solo Rito delle Esequie, concepito secondo tre modalità tradizionali o schemi celebrativi legati all'ambiente in cui si è verificato il lutto (per una maggiore completezza, si possono consultare le Premesse Generali del Nuovo Rito pubblicato nle 2011, ndr). Ecco perché ritengo che  quanto sta succedendo in questo momento costituisca un’eccezione. Normalmente, pertanto, di rito delle esequie ce n’è uno solo».

Ciò, però, non impedisce in alcun modo di prevedere celebrazioni eucaristiche all'interno delle quali esprimere la memoria e il ricordo della persona cara?
«Certamente no. Potremmo chiamarli più semplicemente "riti di suffragio". Possono essere quanti se ne vogliono e celebrati in qualsiasi parte del mondo. Con molta probabilità, credo che per il caso di Pino Daniele sia stata permessa una concessione perché c’è il popolo che lo chiede con calore e affetto, i suoi compaesani e concittadini. In sostanza, la doppia celebrazione non è prevista. Ma, allo stesso tempo, non risulta proibita espressamente. Quindi, se non è proibito…è probabile che si sia optato per questa eccezione. Comunque, resta da preferire un'unica celebrazione delle esequie».

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