Le biografie erano già pronte da tempo. Perché la voce che monsignor Pietro Parolin, nunzio apostolico in Venezuela, potesse sostituire il cardinale Tarcisio Bertone alla guida della Segreteria di Stato aveva cominciato a girare sin dai giorni successivi all’elezione di papa Francesco al soglio pontificio.
Veneto di Schiavon, in provincia di Vicenza, 58 anni, l’arcivescovo Parolin aveva cominciato la sua carriera diplomatica alla nunziatura di Nigeria dal 1986 al 1989 e successivamente in quella del Messico dal 1989 al 1992. E aveva già collaborato con il cardinale Bertone negli anni in cui era stato chiamato alla seconda sezione della Segreteria di Stato e poi, nel 2002, nominato sottosegretario. Papa Francesco aggiunge così un’altra persona fidata al suo entourage pur posticipando l’entrata in servizio del nuovo Segretario al 15 ottobre. Dopo, cioè, la riunione prevista i primi di ottobre, della commissione degli otto cardinali incaricati di pensare alla riforma della curia.
È probabile infatti che il ruolo della Segreteria di Stato venga modificata in senso più collegiale così come si vocifera siano i desideri di papa Francesco. Il quale, il 15 ottobre, data in cui Parolin prenderà possesso degli uffici, riceverà in udienza superiori e officiali della Segreteria di Stato “per ringraziare pubblicamente il cardinale Tarcisio Bertone per il suo fedele e generoso servizio alla Santa Sede e per presentare loro il nuovo Segretario di Stato”.
“Nel momento in cui viene resa pubblica la nomina a Segretario di Stato, desidero esprimere profonda e affettuosa gratitudine al Santo Padre Francesco, per l’immeritata fiducia che sta dimostrando nei miei confronti”, ha subito detto monsignor Parolin. Manifestando la sua “totale disponibilità a collaborare con Lui e sotto la Sua guida per la maggior gloria di Dio, il bene della Santa Chiesa e il progresso e la pace dell’umanità, affinché essa trovi ragioni per vivere e sperare”.
Contestualmente papa Francesco ha confermato nei rispettivi uffici il Sostituto di Stato monsignor Giovanni Angelo Becciu, monsignor Dominique Mamberti, Segretario per i rapporti con gli Stati; monsignor Peter Wells, Assessore per gli affari generali e monsignor Antoine Camilleri, Sotto-segretario per i Rapporti con gli Stati. L’ex segretario di Benedetto XVI, monsignor Georg Gänswein, anche lui in predicato di lasciare l’incarico è stato invece confermato come prefetto della Prefettura della Casa Pontificia.
Ieri era stato sostituito, al Governatorato, monsignor Giuseppe Sciacca. Come numero due, sotto il cardinale Giuseppe Bertello, il papa ha chiamato padre Fernando Vérgez Alzaga, legionario di Cristo, finora direttore delle telecomunicazioni dello Stato città del Vaticano.