Nessuno prima di lui era riuscito nell’impresa di vincere Sanremo prima tra i Giovani e poi l’anno successivo tra i Campioni. Poco prima della proclamazione della vittoria, Francesco Gabbani ha detto con un filo di voce: «Mai avrei pensato di trovarmi qui». Subito dopo, si è addirittura inginocchiato di fronte a Fiorella Mannoia, la superfavorita della vigilia che si è dovuta accontentare del secondo posto: «L’ho fatto perché da sempre nutro una grande ammirazione per lei, così come per altri artisti con cui sono cresciuto guardandoli sul palco di Sanremo come Ron e Marco Masini».
Nonostante la sua Amen dopo la vittoria a Sanremo sia stata uno dei pochi tormentoni del 2016, nessuno lo dava tra i favoriti di questa edizione. E invece, sera dopo sera, il mix irresistibile tra l’ironia del testo e la musica trascinante di Occidentali’s Karma ha conquistato il pubblico, compreso il cardinale Gianfranco Ravasi che ha twittato un verso della canzone: «Essere o dover essere. Il dubbio amletico contemporaneo». «Mi fa un enorme piacere che la leggerezza, l’allegria della mia canzone possa anche suscitare spunti di riflessione a sensibilità diverse. In questo caso il dubbio è tra l’essere noi stessi e indossare delle maschere per adeguarci alle mode del momento, come la fascinazione spesso superciale per tutto ciò che arriva dall’Oriente. Però aggiungo che è il dubbio è “contemporaneo come l’uomo del neolitico”».
Da qui la presenza esilarante del gorilla che ha danzato accanto a lui durante le esibizioni. Se nella canzone Il gorilla di De André l’animale fuggiva dalla gabbia per gettare lo scompiglio tra potenti e benpensanti, in Occidentali’s Karma, lo scimmione «ha la funzione di ricordarci che, per quanto evoluti pensiamo di essere, spesso dietro i nostri comportamenti c’è la necessità di assecondare bisogni primordiali».
Come Ermal Meta, anche Gabbani arriva da una lunga gavetta e per molti anni ha dato una mano al padre Sergio che ha un negozio di strumenti musicali a Carrara, dove Francesco è nato e continua a vivere. «Papà ha ascoltato per la prima volta la mia canzone in Tv. Da parte sua la curiosità era tanta, anche perché l’ho scritta con mio fratello, ma ho resistito perché sono molto sensibile ai giudizi degli altri, soprattutto quelli delle persone che stimo e temevo che una sua eventuale critica mi potesse condizionare. Poi però mi ha detto che la canzone gli è piaciuta». Tornato a Carrara, Francesco ha trovato un’intera città pronta a festeggiarlo come era già accaduto l’anno precedente: «Mi sono goduto il loro calore e poi spero, prima o poi, di potermi rigenerare in montagna, fra le Alpi Apuane: è la mia grande passione».