"Il Signore ci vuole santi e non si aspetta che ci accontentiamo di un'esistenza mediocre, annacquata, incosistente" (n.1)
"Non pensiamo solo a quelli già beatificati o canonizzati. Lo Spirito Santo riversa santità dappertutto. Mi piace vedere la santità nel popolo di Dio paziente: nei genitori che crescono con tanto amore i loro figli, negli uomini e donne che lavorano per portare a casa il pane, nei malati, nelle religiose anziane che continuano a sorridere!" (n.7)
"La santità è il volto più bello della Chiesa. Ma anche fuori dalla Chiesa cattolica e in ambiti molto differenti lo Spirito suscita segni della sua presenza, che aiutano gli stessi discepoli di Cristo". (n.9)
"Quello che vorrei ricordare con questa Esortazione è la chiamata alla santità che il Signore fa a ciascuno di noi, quella chiamata che rivolge anche anche a te: "Siate santi perché io sono santo". " (n.10)
"Non avere paura della Santità non ti toglierà forse vita è gioia Tutto il contrario Perché arriverai ad essere quello che il padre ha pensato quando ti ha creato e sarai fedele al suo stesso essere" (n. 32)
"Il santo non è una persona eccentrica, distaccata che si rende insopportabile per la sua vanità, la sua negatività ,i suoi risentimenti. Accettare ogni giorno la via del Vangelo nonostante ci siano problemi questo è santità" (nn. 93-94)
"Se cerchiamo la santità che è gradita agli occhi di Dio troviamo nel capitolo 25 del Vangelo di Matteo una regola di comportamento in base alla quale saremo giudicati: " ho avuto fame e mi avete dato da mangiare ho avuto sete e mi avete dato da bere ero straniero e mi avete accolto nudo e mi avete vestito malato e mi avete visitato ero in carcere e siete venuti a trovarmi"" (n. 95).
"Il Santo è capace di vivere con gioia e senso dell'umorismo senza perdere il realismo illumina gli altri con uno spirito positivo e ricco di speranza" (n. 122)
"Il malumore non è un segno di santità: 'caccia la malinconia dal tuo cuore' (n.126)