A Milano il freddo è sempre più intenso. E' prevista un'ulteriore ondata di gelo
e questo mette a rischio la vita di chi dorme per strada. Per
accogliere i senzatetto ed evitare nuove morti, da una settimana, tra le 20.30 e le 7.30, è aperto il mezzanino della metropolitana
della Stazione Centrale. Il Comune ha così confermato una decisione
già presa lo scorso inverno, ma che aveva segnato una forte
discontinuità con la Giunta precedente.
Da quest’anno, però, per
la prima volta l’accoglienza sarà allestita dalla Protezione
civile con brande e coperte per ospitare fino a un centinaio di
persone che potranno così dormire in un letto e non per terra in
sacco a pelo. Con bagni chimici, assistenza sanitaria e un punto di
ristoro per chi non ha niente. Né casa, né lavoro, né famiglia.
Nel mezzanino, saranno presenti gli operatori del Comune, della Croce
Rossa Italiana, dei Medici Volontari, delle Misericordie e di Linea
Gialla onlus, un’associazione composta da clochard.
Nel frattempo, il
Comune rilancia l’appello ai cittadini a collaborare, offrendosi
come volontari per assistere i senzatetto (info@cittadinifattivi.it),
o segnalando telefonicamente i clochard alle unità mobili delle
associazioni (02.88447645
- 02.88447646
- 02.88447647,
attivi tutti i giorni dalle ore 8.30 alle ore 23). Dall’inizio del
freddo, a Milano, 2.500 senzatetto sono ospitati in 25 strutture.
Nelle ultime settimane, due ex scuole sono state adattate per
l’accoglienza e, per far fronte al “grande gelo”, il piano
del Comune prevede di offrire a breve posti caldi anche in un ex
liceo, al centro sociale Leoncavallo e alla discoteca della Sogemi
dell’Ortomercato, uno dei beni simbolo della lotta alla ‘ndrangheta
dopo la confisca nel 2009. Grazie all’apertura del
mezzanino, si vogliono coinvolgvere e salvare i senzatetto che
ancora dormono per strada e che hanno finora scelto di non andare in
un dormitorio, magari per problemi psichici o perché segnati dalla
durezza della vita in strada.
Di freddo, purtroppo,
nelle città italiane si continua a morire. Nel capoluogo lombardo,
l’ultimo decesso il 13 gennaio, in pieno centro, nel quartiere Brera
famoso per i locali. Un uomo, ancora senza
nome, è stato trovato cadavere rannicchiato accanto alla sua
coperta, tra turisti e passanti. Ogni anno, in molte città italiane,
la Comunità di Sant'Egidio prega in suffragio di Modesta (un'anziana barbona
di Roma che morì senza soccorsi: era sporca; l'autoambulanza
non volle caricarla) e di tutte le persone che muoiono in strada. A
Milano, la liturgia si svolge sabato 2 febbraio alle 15.45, nella Chiesa di San
Bernardino in via Lanzone 13. Nelle intenzioni dei fedeli vengono ricordati i nomi delle persone morte negli ultimi anni nella città,
per fare memoria di tutti. Uno per uno.