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sabato 03 giugno 2023
 
 

«Si può essere fertili in tanti modi»

07/08/2013  Il tema del “figlio a tutti i costi” riguarda anche chi ha scelto di adottare. Silvia ha 42 anni e con il marito Simone di figli non ne poteva avere.

Il tema del “figlio a tutti i costi” riguarda anche chi ha scelto di adottare. Silvia ha 42 anni e con il marito Simone di figli non ne poteva avere.

«Poco dopo esserci sposati abbiamo iniziato a cercarli» ci racconta lei «e lo abbiamo fatto per 4 anni. Più cerchi e più ti sembra che tutti rimangano incinta. Nel frattempo la tua età biologica corre, per di più in una società dove ti sembra che tutto si realizzi se solo lo desideri e quando lo desideri e questo ti getta nel panico. Così, dopo aver mantenuto a lungo i nervi saldi, abbiamo deciso di cercare a fondo le cause dell’infertilità in una via crucis di ospedali, nel nostro caso senza nessuna diagnosi certa imputabile a uno dei due ma, anzi, sempre con speranze molto alte. Tutto questo avveniva nel 2000; l’aiuto allora era medicalizzato ma a livello psicologico nullo. E’ stato un massacro di analisi continue, soprattutto per la donna. Un tunnel dove a tappe si cerca di raggiungere l’obiettivo: prima normalmente, poi con la stimolazione ormonale, poi con una prima inseminazione. Noi abbiamo evitato i cicli di fecondazione per questioni etiche, ma anche perché eravamo sfiniti e gli esiti erano incerti».

-          D’altro canto la strada medica è necessaria;   

«Cresci con la sicurezza che avrai un figlio sin da quando, piccina, giochi con le bambole. Per questo devi andare a fondo di un dolore che c’è ed è molto forte tanto che lo chiamano lutto della sterilità e va elaborato. Per questo il passaggio medico serve, perché devi capire come mai non arrivi un figlio ed essere pronto semmai ad accoglierne uno che arriva “da un’altra pancia” e dall’altra parte del mondo. Ma la scelta dell’adozione non può essere né una buona azione né una seconda scelta. ». 

-          Così, in casa Di Sora, arrivano Matteo e Kin Chi. 

Matteo aveva 26 giorni ed è stato frutto di un’adozione nazionale, nato da una mamma ucraina. Dopo 4 anni, visto che era sereno e ben inserito, abbiamo dato la disponibilità per un’adozione internazionale e dal Vietnam è arrivata Kin Chi, di 10 mesi. Oggi hanno rispettivamente 10 e 5 anni.

-          Tu e Simone vi sentite genitori a tutti gli effetti? 

A tutti gli effetti ma non ad ogni costo. E’ una genitorialità piena quella adottiva, ma non è uguale a quella biologica. Ti richiede un percorso tosto, dove capire quali sono le tue risorse e se ne hai di particolari. Sono due dolori che si incontrano: il tuo della sterilità e il suo dell’abbandono. Ma è una scelta che rifaremmo e che consigliamo ribadendo, però, che non deve nascere dal dover essere, ma che va fatta solo se consapevole e motivata. Diversamente, si può essere fertili in tanti modi: su tutto, essendo una coppia aperta che si impegna nella società.  

 
 
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