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sabato 19 aprile 2025
 
 

Gesù nasce tra i sassi, il presepe più grande del mondo è a Matera

24/12/2014  Dal 2 al 5 gennaio la città lucana, eletta capitale europea della cultura per il 2019, si anima con la rappresentazione del presepe vivente più grande del mondo. Un percorso di cinque chilometri, tra vicoli e piazze illuminati, con quasi 400 figuranti.

l percorso, di cinque chilometri, si snoda tra i vicoli e le piazze della città, collegando i due Sassi, Caveoso e Barisano. L’ambientazione richiama la Galilea dei tempi di Gesù, catapultando il visitatore a duemila anni fa. Siamo a Matera, la terza città più antica del mondo dopo Aleppo e Gerico, che dal 2 al 5 gennaio si trasforma nel meraviglioso scenario del più grande Presepe vivente del mondo.
Un’edizione doppiamente speciale: è la prima da quando la città lucana è stata proclamata Capitale europea della Cultura per il 2019, inoltre quest’anno ricorrono i cinquant’anni dal Vangelo secondo Matteo, il film di Pier Paolo Pasolini che per primo svelò la bellezza dei Sassi. Quasi 400 figuranti, arti

Quasi 400 figuranti, arti e mestieri dei tempi di Gesù, botteghe storiche. “Segui la stella cometa” è lo slogan scelto per l’edizione 2015. Due le zone: la prima rievocativa, a cura del Gruppo storico romano. Ottanta legionari riproducono l’ambientazione romana, attraverso nove quadri. Si arriva poi in piazza San Pietro Caveoso, dove inizia il secondo percorso, quello presepiale: la prima scena – una delle novità di quest’edizione – è quella dell’Annunciazione, per poi entrare nell’atmosfera della Galilea attraverso le rappresentazioni di 300 figuranti. Troviamo il cestaio, i panettieri davanti ai forni storici, il falegname, il vasaio, la Reggia di Erode, i pastori, fino ad arrivare alla Natività, dove è stata montata una stella cometa di oltre 4 metri di diametro. E il gran finale (la seconda novità) con la Strage degli Innocenti, rappresentata da trenta figuranti.

«Il percorso sarà illuminato da una scia di oltre due chilometri di luminarie », spiega Luca Prisco, direttore del Comitato promotore del Presepe vivente, «stiamo pensando di illuminare con delle Murge, il Golgota nel film The Passion di Mel Gibson».

Sabrina Gagliardi è una delle responsabili Sabrina Gagliardi è una delle responsabili della Pro Loco di Barile. È lei ad aver curato l’intera scena di Erode ed Erodiade, la moglie. «Rappresentano il lusso e l’avversità verso il Messia», dice, «per loro Gesù è una persona nulla. Abbiamo cercato di curare i particolari di questa scena, con un occhio agli sguardi, alle posizioni del corpo, agli abiti dei figuranti, per trasmettere il loro atteggiamento di indifferenza verso Gesù ».
E aggiunge: «È un’emozione passeggiare tra i Sassi, è come se vivessimo l’attimo esatto della nascita di Gesù». Per Matera il Presepe vivente è il primo di una serie di appuntamenti che la porteranno al 2019. A metà gennaio i Sassi diventano protagonisti del remake di Ben Hur, il film del 1959 di William Wyler. In città sbarcherà la troupe della Metro Goldwyn Mayer – con oltre 1.800 comparse – guidata dal regista Timur Bekmambetov: tre mesi di riprese e un budget di dieci milioni di dollari.

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