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sabato 12 ottobre 2024
 
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Giacche gialle contro l'alluvione

20/12/2023  L’azione nelle zone colpite non si è limitata al ripristino della viabilità, ma ha coinvolto i dipendenti anche come volontari

Stefano Vimercati.
Stefano Vimercati.

Un’azienda può sostenere un progetto solidale con investimenti solo finanziari, oppure può mettere a disposizione la sua competenza e il suo personale coinvolgendolo in una grande operazione umanitaria. L’alluvione che lo scorso maggio ha messo in ginocchio l’Emilia Romagna ha creato gravi danni alle vie di comunicazione: 11 i fiumi esondati che hanno interferito con la A14, provocando allagamenti e danni ingenti. La “risposta” di Autostrade per l’Italia è stata immediata: ha mandato in campo le sue “giacche gialle” che hanno garantito l’accessibilità delle vie anche nei momenti più difficili e hanno consentito la riapertura in tempi record dei tratti più colpiti. Persone che hanno lavorato fianco a fianco dei cittadini per ripristinare la fruibilità delle strade e liberare le vie d’accesso. Sin da subito la società ha predisposto una task force pronta a intervenire: un dispiegamento di oltre 600 uomini a supporto del presidio bolognese e circa 160 mezzi (tra cui 120 camion, 5 escavatori, 3 impianti di conglomerato bituminoso disponibili h24, 2 autobotti e 2 camion gru) impiegati nelle attività di ripristino, eseguite durante le ore notturne. Inoltre, sono stati 70 i soccorsi meccanici effettuati per il recupero di veicoli leggeri e pesanti nella zona tra Imola e Cesena. Un dispiegamento che ha consentito la riapertura del tratto in tre giorni. Il Gruppo Aspi, inoltre, una volta superata l’emergenza sulla rete autostradale, si è messo a disposizione del territorio dell’Emilia-Romagna con interventi mirati. Come, ad esempio, quelli avviati dalle squadre del tronco di Firenze per riaprire un tratto dismesso dell’Autostrada del Sole, al fine di garantire una via di collegamento alle comunità del territorio, rimaste isolate a causa di un importante movimento franoso che ha interessato la SP325 di Val di Setta e Val di Bisenzio.

Quando, a soli quattro mesi di distanza, la Toscana è stata colpita da un’altra alluvione, ancora una volta gli uomini di Aspi hanno messo a disposizione le loro competenze e capacità per poter riattivare la viabilità nel minor tempo possibile. Grazie al lavoro della task force predisposta dall’azienda è stato possibile ripristinare la circolazione lungo la A11 Firenze-Pisa nord: oltre 50 uomini in azione che, con l’ausilio di mezzi escavatori, hanno operato per garantire nel minor tempo possibile il pieno ripristino della viabilità sul tratto colpito.

Di concerto con le sigle sindacali, Autostrade per l’Italia ha sottoscritto inoltre accordi che hanno previsto molteplici iniziative a favore delle zone colpite dall’ondata di maltempo. Tutti i dipendenti del Gruppo si sono adoperati per dare una mano devolvendo ore della propria retribuzione, giornate di permesso-banca ore, convertite poi da Aspi nel corrispettivo economico. Cifra raddoppiata dall’azienda e devoluta interamente alla Protezione civile, al fine di sostenere concretamente la popolazione colpita dall’emergenza. Iniziative di supporto raccolte con favore dai dipendenti che hanno partecipato numerosi a questa catena di solidarietà. Inoltre, sono state riconosciute ulteriori 40 ore di permesso retribuite come normali giornate di lavoro per tutto il personale che, aderendo a iniziative riguardanti l’emergenza, è stato impegnato concretamente in attività di volontariato.

«Il Gruppo di Autostrade per l’Italia si è stretto ai territori feriti dalle alluvioni», racconta Stefano Vimercati, direttore III Tronco di Bologna Autostrade. «Siamo abituati a gestire le emergenze: lavoriamo velocemente, nel rispetto di alti standard qualitativi, ma in quelle ore sentivamo la responsabilità di fare in fretta per garantire risultati immediati. Grazie alla meravigliosa squadra che ha operato sul campo, abbiamo riaperto i tratti più danneggiati e siamo stati vicini alla popolazione»

 

 
 
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