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martedì 08 ottobre 2024
 
 

Politici, attenti all'azzardo

15/02/2013  Un appello della Consulta nazionale antiusura ai politici di tutti gli schieramenti: attenti al gioco che rovina le famiglie.

“È un assordante e colpevole silenzio quello che si registra attorno ai danni provocati dal gioco d’azzardo”. La denuncia arriva dalla Consulta nazionale antiusura, in una lettera aperta ai candidati alle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio prossimi firmata da monsignor Alberto D’Urso, vicepresidente della Consulta, e da Attilio Simeone, coordinatore nazionale del cartello “Insieme contro l’azzardo. “La situazione è disastrosa – si legge nel documento - rispetto alla quale non vi è alcuna traccia d’intervento nei programmi dei partiti che si presentano alle prossime elezioni”.

La Consulta nazionale antiusura e le Fondazioni antiusura quotidianamente intervengono a sostegno di sempre più numerose famiglie indebolite e prossime al fallimento dei loro bilanci e delle relazioni intradomestiche. Un preoccupante stato sociale dovuto alla dissipazione del modesto reddito, talvolta di sussistenza, nel gioco pubblico e clandestino dell’azzardo. “Una pratica - ricorda la Consulta - che viene alimentata anche dalla svendita dei ricordi e di altri oggetti familiari agli sportelli dei "Compro oro" e, nelle situazioni più preoccupanti, con il ricorso agli usurai dopo aver ipotecato anche le proprie abitazioni”.

In un momento di crisi conclamata del nostro Paese i bilanci familiari sono destinati a peggiorare anche per effetto delle nuove offerte di gioco d’azzardo approvate negli ultimi giorni della sedicesima Legislatura: “Si tratta – fanno notare D’Urso e Simeone - di duemila sale per giochi con danaro, casinò e slot-machine online, gratta e vinci e scommesse disponibili anche nelle sale d’aspetto e nelle farmacie. Queste situazioni, al pari dei titoli tossici che hanno provocato il disastro economico nel quale ci dibattiamo e del quale le cronache ampiamente a posteriori se ne sono occupate, vengono portate alla cronaca e si cerca di arginarle quando ormai il disastro è stato compiuto”.

La Consulta nazionale antiusura, che ormai da oltre un decennio ha portato all’attenzione della collettività il problema del sovraindebitamento delle famiglie e del gioco d’azzardo, chiede precisi impegni alle varie formazioni politiche - di ogni orientamento - che si candidano a governare il Paese. Innanzi tutto una moratoria dei nuovi giochi d’azzardo e il rinvio “sine die” delle procedure concessorie. Poi l’invito a prendere coscienza del maggior danno e del costo che il gioco pubblico d’azzardo ha riversato sui conti dello Stato, in luogo di essere un reale cespite per l’Erario. “Inoltre chiediamo - è l’appello della Consulta - un graduale ritiro dello Stato con conseguente abolizione del gioco d’azzardo e il reperimento di adeguate risorse per la cura, la riabilitazione e la prevenzione del gioco d’azzardo patologico. Servono altresì misure urgenti a sostegno del sovra indebitamento familiare, causato anche (4 casi su 10) dal gioco d’azzardo”. Infine, la Consulta propone di estendere alle famiglie le possibilità di accesso al fondo di solidarietà per le vittime dell’usura. 


“La Consulta, – conclude la lettera - in coerenza con gli orientamenti espressi dalla Conferenza episcopale italiana, ha deciso di astenersi da qualsiasi interferenza o indicazione per le prossime elezioni politiche pur valutando con severa attenzione tutte le posizioni omissive, responsabili, o conniventi, che si manifesteranno, nei fatti e con gli atti, in favore del gioco d’azzardo dilagante che sta arrecando gravissimi danni alla persona umana, alla famiglia, alla economia, alla società e allo Stato, impedendo il perseguimento del bene comune, primario obiettivo che i governanti dovrebbero imporsi”.

 
 
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