Nuovi numeri del gioco dell’azzardo in Italia. Sono cifre impressionanti che denotano come nel nostro Paese la grande lotteria dell’azzardo non si sia mai fermata in questi anni di crisi.
Secondo recentissimi dati forniti alla Camera dei deputati, in seguito a una interrogazione dei parlamentari Paglia e Fassina, le entrate fiscali per il 2015 sono risultate oltre 88 miliardi di euro.
E lo Stato ne incassa 8,7 miliardi. Oltre la metà della cifra raccolta viene da Newslot e Vlt.
Nel testo viene evidenziato come: “La quota più ampia del giro d'affari, pari al 55,8 per cento, è assicurata dagli apparecchi di intrattenimento seguiti dal gioco on-line (cosiddetto web gaming), diventato nel frattempo il secondo segmento del mercato, avendo superato lotterie istantanee (cosiddette Gratta e vinci) e tradizionali (lotterie a estrazione differita), la cui raccolta negli ultimi anni è pressoché triplicata, con previsioni che, nonostante l'attuale ciclo economico negativo, lo indicano ulteriormente in crescita”.
I parlamentari Paglia e Fassina ricordano poi come Raffaele Squitieri, presidente della Corte dei Conti, abbia di recente affermato come: “Tra i cambiamenti subiti dalla legge di Stabilità nel corso del suo iter parlamentare, la tassazione dei giochi, con l'abrogazione della norma che stabiliva dal 2015 la riduzione dei compensi spettanti ai concessionari e agli altri operatori di filiera della raccolta del gioco, con una riduzione di entrate per 500 milioni di euro, compensate da un aumento più forte di quello originariamente stabilito delle aliquote del prelievo erariale e dalla riduzione della percentuale minima destinata alle vincite dal 74 al 70 per cento”.
Il vice di Padoan ha inoltre relazionato, nelle scorse settimane, in commissione Finanze della Camera sottolineando che “i dati confermano il ritorno ai livelli record di tre anni fa, dopo una leggera flessione nel 2013 e 2014. Nel 2015 gli italiani hanno speso 25 miliardi e 963 milioni in Newslot e 22 miliardi e 198 milioni in Vlt, gli apparecchi dove è possibile giocare cifre più elevate e dove, teoricamente, anche le vincite sono più alte (fino a 500 mila euro).
E infatti in Italia le Newslot sono 340 mila mentre le Vlt superano di poco le 50 mila. Dopo le macchinette troviamo i giochi di carte organizzati in forma diversa dal torneo e giochi di sorte a quota fissa con 12 miliardi e 502 milioni. Vi sono poi le lotterie con 9 miliardi e 63 milioni, il lotto con 7 miliardi e 77 milioni, il gioco a base sportiva con 5 miliardi e 592 milioni, il bingo con 1 miliardo e 598 milioni, le scommesse virtuali con 1 miliardo e 67 milioni, i giochi numerici a totalizzatore con 1 miliardo e 55 milioni, i giochi di abilità a distanza a torneo con 727 milioni, il gioco a base ippica con 636 milioni, il betting exchange con 541 milioni.
Tra le regioni la Lombardia è in testa alla classifica per la raccolta complessiva del gioco d’azzardo: 14 miliardi e 65 milioni sono stati “bruciati” nelle macchinette dai cittadini lombardi.
Segue il Lazio con 7 miliardi e 611 milioni. E poi la Campania con 6 miliardi e 821 milioni, l’Emilia Romagna con 5 miliardi e 994 milioni, il Veneto con 5 miliardi e 850 milioni, il Piemonte con 5 miliardi e 60 milioni, la Toscana con 4 miliardi e 566 milioni, la Puglia con 4 miliardi e 74 milioni, la Sicilia con 3 miliardi e 890 milioni, la Liguria con 1 miliardo e 880 milioni, l’Abruzzo con 1 miliardo e 875 milioni, le Marche con 1 miliardo e 818 milioni, la Calabria con 1 miliardo e 651 milioni, la Sardegna con 1 miliardo e 542 milioni, il Friuli Venezia Giulia con 1 miliardo e 348 milioni, il Trentino Alto Adige con 1 miliardo e 180 milioni. Agli ultimi posti la Basilicata con 486 milioni, il Molise 352 milioni e la Valle d’Aosta 132 milioni.
E in questa lista bisogna tenere conto che il gioco “on line” non può essere direttamente abbinato ad un territorio geografico e che quindi i dati delle regioni potrebbero avere dei numeri “veri” diversi e ridefinire questa “classifica dell’azzardo”.