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giovedì 24 aprile 2025
 
giornata mondiale dell'alimentazione
 

L'allarme di ActionAid: la povertà alimentare in Italia nel 2023 è tornata a crescere

16/10/2024  Nel 2023 sono stati 4,9 milioni gli italiani che non hanno potuto permettersi un pasto completo ogni due giorni. Gli aiuti alimentari distribuiti negli ultimi cinque anni sono aumentati del 40%. A rivelarlo sono i dati del quinto rapporto della Ong “I numeri della povertà alimentare in Italia a partire dalle statistiche ufficiali”

Nel 2023 la povertà alimentare in Italia è tornata a crescere. Per deprivazione alimentare materiale si intende l’impossibilità di fare un pasto completo con carne, pollo, pesce o equivalente vegetariano almeno una volta ogni due giorni; quella sociale è il non potersi permettere di mangiare fuori casa con amici o parenti almeno una volta al mese.

Nel 2023 sono stati 4,9 milioni gli italiani - l’8,4% della popolazione over 16 - che non hanno potuto permettersi un pasto completo ogni due giorni. L’impossibilità di mangiare fuori casa con parenti o amici almeno una volta al mese ha riguardato invece 2,9 milioni di persone, cioè il 5,8% degli italiani sopra i sedici anni. Una crescita di un punto percentuale dei tassi di deprivazione materiale e sociale - 500mila persone per ciascun indice - rispetto al 2022 e un’inversione di tendenza dopo anni di calo.

In occasione della Giornata mondiale dell'alimentazione che ricorre oggi 16 ottobre, la Ong ActionAid presenta  i dati contenuti nel quinto rapporto “I numeri della povertà alimentare in Italia a partire dalle statistiche ufficiali” che analizza la povertà alimentare nel nostro Paese a partire dalla sua intensità, diffusione, distribuzione regionale. La povertà alimentare è un fenomeno multidimensionale influenzato da istruzione, condizioni abitative e accesso al mercato del lavoro e ha conseguenze materiali e psicologiche gravi su adulti e minori.  

Secondo i dati del rapporto, a salire del 40% sono anche gli aiuti alimentari distribuiti negli ultimi 5 anni, passati da 2,08 milioni a quasi 2,91 milioni di beneficiari. L'incremento ha riguardato tutte le regioni italiane - ad eccezione del Friuli Venezia Giulia - con differenze evidenti. Ad esempio in SIcilia l'aumento è stato del 70%, in Lombardia molto più moderato, intorno al 25%. A guidare la classifica assoluta del 2023 per gli aiuti distribuiti è Roma con 152.572 persone, seguita da Palermo, Catania, Napoli, Milano, Torino.

«La misurazione e gli approcci di intervento rappresentano le principali sfide nella lotta contro la povertà alimentare in Italia. Le statistiche ufficiali mostrano una realtà preoccupante: una parte crescente delle famiglie, specialmente nell'ultimo anno, è a rischio di non avere accesso a cibo sufficiente e adeguato, mentre un'ulteriore quota è a rischio di trovarsi nella stessa situazione», dichiara Roberto Sensi, responsabile del Programma povertà alimentare ActionAid Italia. «Sebbene gli aiuti alimentari siano aumentati, soprattutto a seguito della pandemia, rimangono una risposta necessaria ma insufficiente. Questo perché, pur affrontando le emergenze, non riescono a risolvere le cause strutturali della povertà alimentare. Per questo, è urgente rinnovare le politiche di contrasto, affiancando agli aiuti materiali nuove strategie di intervento. È fondamentale implementare un monitoraggio sistematico a livello locale che non si limiti alla dimensione economica dell’accesso al cibo, ma consideri anche aspetti come la socialità, le relazioni e il benessere fisico ed emotivo delle persone».

(Foto Ansa: la mensa per i poveri San Francesco a Milano)

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