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giovedì 19 settembre 2024
 
la lettera
 

«Lasciamo l'auto a casa e riprendiamoci le strade»

13/10/2019  E' l'appello che Paolo Piacentini, presidente di Federtrek, rivolge in particolare al mondo cattolico, in occasione della settimana edizione della Giornata del camminare, manifestazione nazionale promossa dall'associazione di escursionismo domenica 13 ottobre.

(Foto sopra: Paolo Piacentini in cammino in montagna)

Camminare è un'azione semplice, naturale, che può dare un prezioso contributo al miglioramento della qualità della vita, in particolare nel contesto ubano. Domenica 13 ottobre, l'associazione Federtrek-Escursionismo e ambiente organizza la settimana edizione della Giornata nazionale del Camminare, manifestazione che coinvolge i cittadini, il mondo dell'associazionismo e le amministrazioni. A pochi giorni dalla Giornata, pubblichiamo qui sotto la lettera che Paolo Piacentini, fondatore e presidente di Federtrek - esperto di cammini e autore del libro Appennino atto d'amore (Terre di mezzo) - ha inviato a Famiglia Cristiana con un messaggio-appello rivolto in particolare al mondo cattolico.

Quest’anno, più che nelle passate edizioni, ritengo sia importante che la sensibilizzazione sul tema del camminare venga declinata in tutte le sue forme coinvolgendo anche il mondo dei credenti, siano essi cattolici o di altra confessione. Due anni fa il parroco di Novellara ( Reggio Emilia), don Giordano Goccini, invitò i fedeli, in occasione della Giornata del Camminare, a lasciare l’auto a casa per recarsi in chiesa a piedi: sarebbe un bel segnale se la Conferenza episcopale sposasse questo appello per proporre un gesto concreto a favore della qualità della vita nei centri urbani favorendo il benessere fisico e spirituale delle persone.

Il camminare in questi ultimi anni ha richiamato l'attenzione anche di papa Francesco e di una grossa fetta del volontariato cattolico, soprattutto giovanile, che ha aderito con entusiasmo alla marcia di avvicinamento al Sinodo dei vescovi di agosto 2018, organizzata lungo i tanti itinerari spirituali e storico-culturali presenti in Italia. La nostra Giornata del Camminare cade nel periodo in cui si tiene il Sinodo per l’Amazzonia e sarebbero significative alcune azioni simboliche come quella di rinunciare all’uso dell’auto privata, almeno per un giorno, per dare un piccolo contributo individuale ad abbassare le emissioni climalteranti e organizzare momenti di riflessione sul tema dell'ecologia integrale tanto cara a papa Francesco.

Le meravigliose intuizioni contenute nell'enciclica "Laudato Sì" hanno bisogno di vivere nella società in un corpo a corpo continuo in cui la testimonianza di stili di vita diversi si trasforma in una sorta di pedagogia del cambiamento. Quale migliore occasione se non quella di invitare i fedeli a vivere l’esperienza della preghiera o della meditazione attraverso il camminare? Il gesto più antico e naturale che accompagna la storia dell’uomo può essere il punto da cui ripartire per costruire quello che amo definire “ nuovo umanesimo” fatto di dialogo interculturale e interreligioso, solidarietà e cura della Terra.

Domenica 13 ottobre, lasciamo l’auto a casa e riprendiamoci le strade e le piazze del nostro quartiere, incontriamo volti e parole dimenticati, rinchiusi come siamo, dentro le lamiere che ci separano dal mondo. Buon cammino, con lo slogan “ Liberi di Camminare”.

 
 
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