Sfollati giunti dal Bangladesh lasciano la Libia in preda alla guerra civile e cercano sicurezza in Tunisia. In alto: l'arrivo in Rwanda di profughi della Repubblica democratica del Congo. Le foto di questo servizio sono dell'agenzia Reuters.
Il numero s'è ulteriormente impennato. Nel corso del 2018, in tutto il mondo 70,8 milioni di persone hanno dovuto abbandonare loro malgrado la propria casa a causa di guerre, persecuzioni, carestie, disastri ambientali, cambiamenti climatici. Lo ha reso noto l’Alto commissariato per le Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) in occasione della Giornata mondiale del rifugiato che si celebra giovedì 20 giugno. L'anno scorso s'è registrato un aumento di 2,3 milioni di persone rispetto all’anno precedente: si tratta del dato più alto degli ultimi 70 anni, pressoché raddoppiato rispetto a vent’anni fa. Dei 70.8 milioni di uomini, donne e bambini in fuga, 25,9 milioni hanno lo status di rifugiati (500.000 in più del 2017), 41,3 milioni sono sfollati interni ai Paesi (soprattutto in Colombia e Siria), 3,5 milioni sono richiedenti asilo. L’80% in Paesi confinanti con le proprie Nazioni d'origine, quindi prevalentemente nei Paesi a medio o basso reddito. E non nel primo mondo come si pensa.
Per il quinto anno consecutivo è infatti la Turchia, con 3,7 milioni di persone ad accogliere il numero più elevato di rifugiati nel mondo, seguita dal Pakistan (1,4 milioni), dall’Uganda (1,2 milioni), dal Sudan (1,1 milione) e dalla Germania con 1 milione. Complessivamente il 60% di tutti i rifugiati provengono da soli 5 Paesi: Siria (6,7 milioni), Afghanistan (2,7 milioni), Sud Sudan (2,3 milioni), Myanmar (1, 1 milione), Somalia (0,9 milioni). I nuovi sfollati nel 2018 sono stati 13,6 milioni, tra i quali oltre 10 milioni di sfollati all’interno del proprio Paese e 2,8 milioni nuovi rifugiati e richiedenti asilo. Il numero più elevato di domande d’asilo è stato presentato dai venezuelani: 341.800 a fronte di circa 4 milioni di persone che hanno lasciato il loro Paese a causa della grave crisi politica e umanitaria.
La metà dei rifugiati sono minori, una percentuale in aumento rispetto al 41% del 2009. Di questi 138.600 sono minori soli, separati dalle famiglie e non accompagnati, che hanno presentato domanda di asilo individualmente. Il Paese dove il rapporto tra rifugiati e popolazione è maggiore è in Libano: 156 rifugiati ogni 1.000 abitanti. Un rifugiato ogni 6 libanesi. A seguire Giordania e Turchia. In Italia, dove vivono 130.000 rifugiati (non riempirebbero nemmeno il Circo Massimo, osserva l'agenzia di stampa Sir), il rapporto è di 3 rifugiati ogni 1.000 abitanti.