Il 21 settembre si celebra la Giornata internazionale della pace, istituita dall'Assemblea delle Nazioni unite il 30 novembre del 1981 - successivamente con la risoluzione 55/282 fissata al 21 settembre - con la volontà di sensibilizzare sul tema della non violenza, promuovere azioni educative in favore della convivenza pacifica, del dialogo fra i popoli, della cooperazione a tutti i i livelli della vita sociale, spronando i Paesi del mondo alla cessazione delle ostilità in coincidenza di questa ricorrenza.
Ad oggi, i conflitti in corso nel mondo sono 59, alcuni dei quali pressoché dimenticati, altri che si protraggono da anni senza arrivare a una risoluzione definitiva, come quello in Siria, iniziato nel 2011, e il conflitto in Yemen, che va avanti da nove anni. Guerre e situazioni di costante instabilità che minano la vita e la sicurezza delle popolazioni, a partire dai soggetti più vulnerabili, i minori.
I bambini e gli adolescenti in Paesi come l'Ucraina, lo Yemen, la Siria, l'Afghanistan non conoscono la parola pace. E allora l'organizzazone Save the children, in occasione di questa Giornata, ha promosso la campagna "Coltiviamo la pace": tutte le persone, in ogni parte del mondo, sono invitate a invadere i social media, le strade delle loro città e ogni luogo con fiori per i bambini di questi Paesi martoriati.
I fiori possono essere creati, disegnati, colorati, fotografati in giro e postati sui propri profili social usando gli hashtag: #ColtiviamoLaPace #StopTheWarOnChildren e taggando @savethechildrenitalia. Si tratta di un'azione simbolica, un gesto di sensibilizzazione, per inviare un messaggio di vicinanza ai ragazzini che vivono in territori lacerati dai conflitti e che non devono essere dimenticati.
(Foto Reuters: l'evacuazione di alcuni bambini da un villaggio in Ucraina vicino al fronte)