Sono arrivati dalle periferie disperate di Nairobi, in Kenya, per raccontare attraverso il loro sguardo di ragazzini africani che il calcio è molto di più che un semplice sport. Sono i giovani cronisti di strada del "Millennium news football bus", promosso da Amref. In Africa il pallone può diventare una forma di riscatto sociale, un mezzo per allentare tensioni e conflitti etnici, perfino per promuovere la prevenzione delle malattie, la lotta alla droga, il rifiuto della violenza e della criminalità.
Questo accade in Kenya, in Sudafrica (dove si . Ma accade anche qui da noi, in Italia, ad esempio a Scampia, nei quartieri difficili e degradati di Napoli, dove lo sport, soprattutto di squadra, può aiutare a combattere la delinquenza giovanile.
Così, grazie al sostegno di Amref e del settore giovanile e scolastico di Federcalcio, la giovanissima troupe dei reporter del "Millennium news football bus" (ragazzini seguiti dal "Children in need program" di Amref) sono arrivati in Italia. Lo scopo: produrre una serie di brevi notiziari - in vari contesti e situazioni - che raccontino per immagini il ruolo sociale del calcio nel nostro Paese, in Kenya e in Sudafrica, sotto la supervisione del regista Angelo Loy. Il progetto di videopartecipato fa parte della più ampia campagna "Un gol per l'Africa", realizzato in collaborazione con Figc, Unicef e la Coalizione italiana della campagna globale per l'educazione.