Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
sabato 15 marzo 2025
 
 

Giovanni Paolo Ramonda. «Certe scelte? Vangelo allo stato puro»

14/03/2016  Parla il presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII

«Sentiamo come molto care le parole di questo Papa anche perché molte delle cose che dice le sentivamo già da don Oreste Benzi». Giovanni Paolo Ramonda, presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII, sottolinea come «questo pontificato da un lato si inserisce nella fede viva, nella tradizione della Chiesa, nell’amore alla Parola e nella vita intensa di preghiera a cui richiama papa Francesco, e dall’altro evidenzia un’attenzione privilegiata agli ultimi, ai poveri, come ambito prioritario dell’annuncio del Vangelo. Per noi questa è una novità che non può che fare bene a tutta la Chiesa e a tutto il mondo perché è un linguaggio che comprendono tutti: quello dell’amore».
Ramonda insiste: «Saremo salvati dall’amore e saremo giudicati sull’amore, quindi questa attenzione ai poveri, alla vedova, allo storpio, al cieco, allo zoppo, alla donna partoriente, al rifugiato, al carcerato è il Vangelo in atto. Che un Pontece come lui, che fra l’altro arriva dal contesto dell’America latina, richiami al mondo intero questa verità così evangelica, ma anche così pienamente umana, è un dono dello Spirito Santo».
Il tratto caratteristico di papa Francesco è «l’andare incontro, l’abbracciare, lo stare in mezzo al popolo. E il popolo lo sente quando un pastore ha a cuore le proprie pecorelle». Infine Ramonda sottolinea «la dimensione del sorriso, dell’accoglienza insieme con una dottrina molto profonda. Occorre, infatti, gustare per intero le sue meditazioni e i suoi interventi. Perché una frase estrapolata può far credere che siano banali degli interventi che invece hanno una profondità e una umanità estreme».

Segui il Giubileo 2025 con Famiglia Cristiana
 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo