Sabato 23 aprile 2016, Città del Vaticano: papa Francesco confessa 16 giovani e giovanissimi in Piazza San Pietro, in occasione del Giubileo dei ragazzi. Fotografie: Osservatore Romano/Ansa.
A sorpresa c'era anche lui, il Papa. Tra le 11,30 e le 12,45, Francesco ha confessato 16 giovani in una Piazza San Pietro diventata luogo di riconciliazione e di perdono. Il Giubileo dei ragazzi s'è arricchito di un fuori programma che ha emozionato a commosso. Jorge Mario Beroglio ha cominciato la giornata in cui si festeggia il suo onomastico (lo spagnolo Jorge si traduce infatti con Giorgio) scrivendo un Tweet («Cari ragazzi e ragazze i vostri nomi sono scritti nel cielo, nel cuore
misericordioso del Padre. Siate coraggiosi, controcorrente!») e poi unendosi ad altri sacerdoti, almeno 150 in tutto, che hanno trasformnato il cuore cristiano di Roma e del mondo in un confessionale a cielo aperto.
Il
tema del perdono è centrale in questo Anno Santo e per gli stessi
ragazzi, invitati dal Papa, a «crescere misericordiosi come il Padre» (questo il tema dell'evento giubilare). Oltre al momento delle confessioni, gli adolescenti, almeno i primi dei circa 70 mila attesi a Roma, hanno vissuto
l’emozione del pellegrinaggio alla Porta Santa dopo aver percorso Via
della Conciliazione, partendo da Castel Sant’Angelo. Stasera, tutti si sposteranno allo Stadio Olimpico per una grande festa con cantanti e
testimonianze. Ai presenti il Pontefice si rivolgerà attraverso un
videomessaggio.
Domani mattina, alle 10.30, il culmine del Giubileo dei ragazzi con la Messa presieduta da Francesco in Piazza San Pietro. La
giornata prevede poi la visita alle "Tende della Misericordia"
allestite in sette piazze del centro storico di Roma. Fino a
lunedì 25 aprile, pellegrini, romani e turisti possono trovare testimonianze di opere di
misericordia spirituale e corporale. In
queste sette piazze, sette tende, appunto, il luogo della
«shekinà», si direbbe in ebraico antico, della presenza costante
di Dio. Questo itinerario al tempo stesso biblico, spirituale e culturale, si snoda attraverso i punti
tra i più belli della Capitale. Ciascun "punto" aiuta a riflettere su due opere
specifiche. Il primo
di essi è a due passi da San Pietro, proprio davanti a Castel
Sant’Angelo. Poi piazza Navona, piazza di Spagna, piazza della
Navicella, della Minerva, piazza Farnese e piazza Santa Maria in
Trastevere.
La diocesi di Roma è particolarmente impegnata nel servizio di
accoglienza: la maggior parte dei ragazzi che sono nella città in questi
giorni sono, infatti, ospitati dalle parrocchie romane. Oltre 200 le
comunità che, rispondendo all’invito del Servizio Pastorale Giovanile
della diocesi di Roma e del Centro Oratori Romani, hanno messo a
disposizione spazi per dormire, stile Gmg (Giornata mondiale della gioventù).
Intanto si è appreso che i pellegrini giunti finora a Roma per il Giubileo, dall'8 dicembre ad oggi, hanno superato la
quota di cinque milioni. Lo riferisce il sito ufficiale dell'Anno Santo
straordinario della Misericordia, facente capo al Pontificio Consiglio
della nuova evangelizzazione, che nel suo ultimo aggiornamento fornisce
la cifra di 5.087.000 partecipanti al Giubileo nella Città eterna.