Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
lunedì 24 marzo 2025
 
 

Milano: una Porta Santa anche da don Gnocchi

07/12/2015  Nel santuario dedicato all'angelo dei "mutilatini". Il Giubileo in terra ambrosiana: «Attendiamo la visita del Papa il 7 maggio e poi ci recheremo a Roma in un pellegrinaggio di ringraziamento il 22 ottobre», spiega don Pino Marelli, delegato diocesano per il Giubileo.

Don Pino Marelli.
Don Pino Marelli.

Come nel resto del mondo, anche a Milano  comincia ufficialmente domenica 13 dicembre. Il Giubileo in terra lombadra: il cardinale Angelo Scola ha stabilito che, per l’Anno Santo, nella diocesi ambrosiana vengano aperte 9 Porte della Misericordia e 59 chiese assumano la qualifica di chiese penitenziali. Ne parliamo con don Pino Marelli, 75 anni, delegato arcivescovile per il Giubileo.

Come sono state scelte le nove Porte giubilari della Diocesi?
«Seguendo l’indicazione del Papa, che ha chiesto di permettere a tutti i fedeli di vivere l’Anno Santo e quindi, oltre al Duomo di Milano, abbiamo previsto una Porta per ciascuna delle sette zone pastorali della Diocesi. La nona risponde al secondo criterio indicato da Francesco, ovvero di luoghi che testimoniano la carità: abbiamo scelto il santuario del beato don Carlo Gnocchi, testimone straordinario della misericordia verso i più piccoli, molto amato nella nostra diocesi. Tutte le nove Porte saranno aperte il 13 dicembre, seguendo lo schema indicato da Roma».

Qual è il ruolo delle 59 chiese penitenziali?
«Sono distribuite tra le zone pastorali e aiuteranno i fedeli a vivere il rinnovamento spirituale suggerito dal Papa. Il cammino per ottenere l’indulgenza plenaria prevede quattro tappe: il pellegrinaggio del cuore, l’accostamento al sacramento della riconciliazione, varcare la Porta Santa con il cuore convertito e purificato, la testimonianza della carità con opere di misericordia. Le chiese penitenziali si occuperanno in particolare della prima, seconda e quarta tappa, per esempio offrendo la disponibilità di confessori. Tutte le parrocchie, specialmente durante la Quaresima, organizzeranno momenti per vivere il cammino giubilare».

Perché il Papa ha voluto istituire delle Porte Sante anche nelle singole diocesi?
«Per vivere e celebrare l’Anno Santo straordinario in modo capillare, affinché segni tutti i momenti dell’intera Chiesa. È una grande novità nella tradizione secolare dei Giubilei, prima le Porte Sante erano solo a Roma. Ma il Papa ha indicato un’altra intuizione: ha detto che anche visitare un detenuto recandosi in carcere è varcare la Porta Santa e praticare la conversione del cuore, così come andare a trovare un malato che non può alzarsi dal letto significa vivere il Giubileo della Misericordia. È in linea con quanto abbiamo visto domenica scorsa, quando ha aperto la prima Porta Santa in Centrafrica. Il suo parlare delle periferie è profondamente concreto e fa diventare la periferia il centro del mondo».

Quali saranno le iniziative della diocesi di Milano per il Giubileo?
«Attendiamo la visita del Papa il 7 maggio e poi ci recheremo a Roma in un pellegrinaggio di ringraziamento il 22 ottobre. Saranno organizzate altre iniziative, sicuramente una avrà al centro il carcere con i detenuti, i loro familiari, gli operatori e i volontari. Tutte le iniziative del calendario diocesano avranno carattere giubilare, ovvero la predicazione rifletterà sulla misericordia e gesti concreti indicheranno come varcare la Porta Santa del Duomo. Ad esempio, a gennaio avremo un incontro giubilare per i sacerdoti, l’11 febbraio per i malati e a marzo la Traditio Symboli per i giovani. Accanto a questi momenti, però, il Giubileo sarà un “filo rosso” per tutto l’anno, seguendo i tre orizzonti particolari indicati dal Papa: i fedeli vicini con cammini di conversione e di misericordia; i lontani e le periferie; la comunione con le altre religioni, in particolare con l’Ebraismo e l’Islam».

Le Porte della Misericordia nella Diocesi di Milano:
1) Cattedrale Metropolitana di Santa Maria Nascente (Duomo di Milano) chiesa madre di tutti i fedeli ambrosiani

Zona Pastorale I – Milano
2) Basilica di S. Ambrogio – Milano
3) Santuario del Beato Carlo Gnocchi - Milano

Zona Pastorale II – Varese
4) Santuario di Santa Maria del Monte – Varese

Zona Pastorale III – Lecco
5) Basilica di S. Nicolò – Lecco

Zona Pastorale IV – Rho
6) Santuario della Beata Vergine Addolorata – Rho

Zona Pastorale V – Monza
7) Santuario di S. Pietro da Verona – Monza

Zona Pastorale VI – Melegnano
8) Chiesa della Sacra Famiglia dell’Istituto Sacra Famiglia – Cesano Boscone

Zona Pastorale VII – Sesto San Giovanni
9) Chiesa Parrocchiale Madonna della Misericordia – Bresso

Segui il Giubileo 2025 con Famiglia Cristiana
 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo