Parte col botto la nuova stagione della IUC, l’Istituzione Universitaria dei Concerti della Sapienza Università di Roma.
Il concerto inaugurale prevede infatti l’esecuzione di un monumento della musica di tutti i tempi: la Nona Sinfonia di Beethoven, che proprio quest’anno ha festeggiato il 250° anniversario della sua prima esecuzione. D’altra parte la IUC celebra la sua 80a stagione (“80 anni di bellezza”, dice Antonella Polimeni, la Rettrice della Sapienza) e l’occasione meritava un appuntamento speciale. L’esecuzione dell’ultima sinfonia di Beethoven sarà affidata all’Orchestra da camera Canova diretta da Enrico Pagano. Orchestra giovane e direttore giovane, ma senza complessi reverenziali nei confronti dei grandi capolavori della musica, come hanno già dimostrando affrontando con esecuzioni molto convincenti la Settima Sinfonia di Beethoven, il Don Giovanni di Mozart e L’Arte della Fuga di Johann Sebastian Bach.
“Dal punto di vista direttoriale”, dice il maestro Pagano, “la Nona Sinfonia è considerata una sfida importante e impegnativa. Sono contento di poterla affrontare poco prima dei 30 anni, sia da un punto di vista simbolico, sia perché ritengo che tali capolavori debbano accompagnare un interprete per tutto il corso della sua vita musicale ed è quindi importante poterli affrontare fin dai primi anni di attività”.
Nel concerto inaugurale del 27ottobre il Coro è quello del Teatro dell’Opera di Roma diretto da Ciro Visco. I solisti saranno. Elisa Balbo, Benedetta Mazzetto, Paolo Massari e Giacomo Nanni. L’evento è in collaborazione anche con l’Accademia Musicale Chigiana di Siena e gli Amici della Musica di Foligno.
La stagione della IUC prevede 36 appuntamenti dal 27 ottobre 2024 al 17 maggio del 2025 nell’Aula Magna della Sapienza con programmi che spaziano dalla musica rinascimentale a quella contemporanea, con incursioni nel jazz e nella musica da film.
Tra gli artisti protagonisti della prossima stagione spiccano diversi nomi. Il prestigioso gruppo corale Tallis Scholars dedicherà un omaggio a Palestrina e al compositore estone Arvo Pärt. Il raffinato e colto tenore inglese Ian Bostridge, accompagnato dal pianista Julius Drake, proporrà il ciclo di venti lieder schubertiani Die schöne Müllerin. Albrecht Meyer, primo oboe dei Berliner Philarmoniker, suonerà Strauss accompagnato dall’Orchestra Sinfonica Abruzzese.
Tra le star del pianoforte suoneranno in Aula Magna Angela Hewitt (le Variazioni Goldberg di Bach), David Frey (tutto Schubert), Mikhail Pletnev (Bach, Schumann e Grieg), Alexander Lonquich (Beethoven e Schumann). Atteso il 15 aprile il duo formato da Bruno Canino e Antonio Ballista. In aprile avranno entrambi 89 anni, ma continuano a suonare con l’entusiasmo di due ragazzi
Previstio il debutto a Roma di Arianna Savall, figlia di due artisti straordinari come Jordi Savall e Montserrat Figueras. Altro figlio d’arte che vedremo ai concerti IUC sarà il violinista Michael Barenboim. Bach padre e figlio (Carl Philipp) più Georg Anton Benda sono nel programma del concerto eseguito da il Pomo d’Oro guidato da Francesco Corti. Attesi anche star delle corte pizzicate, come il chitarrista Pablo Sáinz-Villegas e il mandolinista Avi Avital.
Previsti anche quattro appuntamenti con il jazz (una tradizione alla IUC), omaggi a Pier Boulez (nel 2025 si celebra il centenario della nascita del compositore francese) e a Gabriel Fauré (nel centenario della morte), con un concerto di Enrico Pieranunzi French Trio.
Chiusura di stagione il 17 maggio con il ritorno di Enrico Pagano alla guida dell’Orchestra da Camera Canova e il pianista Gabriele Strada. In programma musiche di Mozart, Haydn e Nicola Campogrande.
Il programma completo della stagione sul sito www.concertiiuc.it