«Hanno diritto alla felicità e alla speranza». Gli anziani, in Italia sempre più numerosi (secondo l’Istat dal 2021 l’età media della popolazione si è alzata da 45,9 a 46,2 anni), non sembrano però ancora consapevoli di cosa la società debba loro garantire. È quanto emerge dal volume presentato da Fondazione 50&Più e Fondazione Leonardo. “Età anziana: tempo di diritti e responsabilità”, edito da Il Mulino, contiene anche i dati della ricerca “I diritti degli anziani”. Lo studio, condotto in collaborazione con l'Istituto di ricerca Format Research, analizza un campione di over 64.
E se è vero che l’età sembra andare di pari passo con una situazione più serena, almeno economicamente (così dichiara il 58,9 per cento degli intervistati), il 61 per cento ritiene che i proprio diritti non siano rispettati. Il 90 per cento degli over 65 dedica gran parte del proprio tempo alla famiglia che rappresenta un punto di riferimento fondamentale e ritiene (oltre il 95,8% del campione) che sia un diritto delle persone anziane ricevere adeguata protezione in caso di fragilità; l'89,3% ritiene che sia un diritto avere accesso al proprio conto e ai propri fondi economici e il 96% ritiene che sia un diritto poter usufruire dell'assistenza domiciliare. Il 78,5 per cento vuole essere consultato sulle decisioni che riguardano la propria vita, senza che siano i più giovani, dai figli ai nipoti, a gestire l’esistenza.
Sul piano dei doveri ritengono prioritari quello di tenersi informati (74,9% del campione), di fare prevenzione (71,5%) e di partecipare alla vita pubblica e sociale (65%). Il 53 per cento si informa sul web o tramite giornali cartacei, il 94 per cento dichiara di informarsi anche tramite la tv.
Alla presentazione hanno partecipato Maria Teresa Bellucci, viceministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Carlo Sangalli, presidente dell'Associazione 50&Più, Marco Trabucchi, presidente della Fondazione Leonardo, Pierluigi Ascani, presidente di Format Research, Emilia Romano direttore generale di HelpAge Italia. «In questi giorni», ha spiegato Sangalli, «è stato approvato il disegno di legge delega in favore della popolazione anziana e delle condizioni di non autosufficienza. Alla base si pone il valore umano e sociale della persona, la promozione e valorizzazione delle attività di partecipazione e di solidarietà nel campo culturale e dell'associazionismo, il benessere di caregiver e famiglie, con l'obiettivo di garantire un'assistenza che sappia riconoscere tutti i bisogni e al tempo stesso contrasti la solitudine e la deprivazione relazionale delle persone anziane». Dal canto suo Marco Trabucchi ha chiesto che ci siano «investimenti in spazi pubblici comuni che facilitino l'incontro e la socialità o in servizi di trasporto come i taxi solidali e la possibilità di usufruire del trasporto pubblico gratuitamente», ma che si metta mano anche a un’edilizia «pubblica e privata che migliori le strutture e gli ambienti abitativi, ricreativi e di servizio per facilitare il mantenimento di una vita attiva tramite l'abbattimento delle barriere architettoniche o la possibilità per gli over 65 che vogliono vivere in cohousing di avere finanziamenti a fondo perduto per il recupero e la ristrutturazione di immobili in disuso».