Trentatrè persone che hanno fatto migliore il nostro Paese. Sergio Mattarella, al termine del 2018 ha voluto premiare con l’onorificenza al merito della Repubblica i cittadini che si sono distinti per altruismo, solidarietà e impegno nella costruzione del bene comune. Ecco le motivazioni:
Maria Tiziana Andriani, 56 anni, di Roma, presidente della Onlus Afron, è stata insignita come Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana «per la professionalità e l’umanità con cui è impegnata nella lotta al cancro nei Paesi africani».
Fabio Caramel, 26 anni, di Marcon (Ve), Cavaliere «per aver testimoniato in prima persona il valore e la responsabilità della scelta di donare il midollo». Nel febbraio 2018 ha scelto di saltare una partita importante, contro la squadra capolista del campionat dilettanti, per donare il suo midollo spinale ad una donna malata.
Vincenzo Castelli, 63 anni, di Roma, Ufficiale «per il suo quotidiano impegno nella divulgazione e promozione della cultura dell’emergenza e del primo soccorso». Medico specializzato in allergologia, presso l’Ospedale Vannini di Roma, dopo la morte del figlio Giorgio, per arresto cardiaco durante una partita di calcio, ha creato la Fondazione di ricerca scientifica Giorgio Castelli, per contribuire alla lotta alle malattie cardio-vascolari attraverso la promozione e divulgazione della cultura dell’emergenza e del primo soccorso.
Vito Massimo Catania, 39 anni, di Regalbuto (En), Cavaliere «per il suo generoso impegno nella sensibilizzazione sul tema delle barriere architettoniche e sociali». Podista, vincitore, nel 2014 dell’Etnatrail di 64 Km e, nel 2016 della Super maratona dell’Etna, ha smesso di gareggiare per mettere a disposizione gambe e polmoni per chi non ha la possibilità di poter correre permettendo ai disabili di vivere l’esperienza della corsa.
Aldo Chiavari, 76 anni, di Tolentino (Mc), presidente della Dafram Spa, ditta che costruisce valvole a sfera flottante, Commendatore, «per la sensibilità e la generosità con cui ha sostenuto due dipendenti duramente provati dalla malattia e dalla successiva scomparsa della figlia». Durante i tre anni di cure, per Valentina, i datori di lavoro hanno sostenuto la famiglia sia moralmente che economicamente. In occasione dei numerosi spostamenti per/da il Policlinico Gemelli di Roma e l’ospedale di Padova hanno paganto le spese di viaggio, vitto e alloggio. Pur non sapendo quando sarebbero potuti rientrare in servizio, la società Dafram ha conservato il loro posto di lavoro.
Maria Rosaria Coppola, 62 anni, Napoli, Ufficiale «per il coraggio e lo spirito di iniziativa con cui ha pubblicamente difeso un giovane straniero vittima di una aggressione razzista». La storia è forse quella più nota: dipendente del centro di produzione Rai di Napoli, nel novembre 2018, mentre viaggiava su un treno della rete circumvesuviana ha difeso un ragazzo proveniente dallo Sri Lanka, vittima di una aggressione
(verbale) razzista da parte di un giovane passeggero. Il video dell’intervento è stato filmato con lo smartphone da un altro viaggiatore e poi postato su Facebook ed è diventato virale.
Roberto Luigi Giuseppe Crippa, 51 anni e Luisa Fricchione, 57 anni, di Tione (Tn), Ufficiali «per lo straordinario esempio di generosità e solidarietà che li ha visti adottare otto giovani etiopi rimasti orfani in seguito alla guerra civile«. Già genitori adottivi dell’atleta (nazionale italiana) Yemen Crippa, medaglia di
bronzo nei 10mila agli Europei di atletica a Berlino (agosto 2018), tra il 2003 e il 2008 hanno adottato, a più riprese, un gruppo di giovani etiopi (8 tra fratelli e cugini) rimasti orfani permettendo loro di costruirsi una vita indipendente.
Irma Dall’Armellina, 93 anni, di Noventa Vicentina (Vi), Commendatore «per l’eccezionale prova di altruismo con cui ha prestato il proprio servizio in qualità di volontaria in una missione umanitaria in Kenya». Nel febbraio 2018, nonostante il bastone e i problemi alle gambe, è partita per il Kenya per una missione umanitaria di tre settimane in un orfanotrofio che da sempre aiuta a distanza con offerte economiche.
Mustapha El Aoudi, 40 anni, da anni residente a Crotone, Cavaliere «Per il coraggio e l’altruismo con cui, a proprio rischio, è intervenuto in difesa di una donna violentemente aggredita». Cittadino marocchino, in Italia dal 1990, venditore ambulante, il 4 dicembre scorso è intervenuto in difesa di Nuccia Calindro, una dottoressa
dell’ospedale "San Giovanni di Dio" di Crotone, aggredita violentemente (e gravemente ferita) da un uomo che l’accusava della morte della madre. Grazie all’intervento di Mustapha l’aggressore è stato fermato dalla Polizia e portato in Questura.
Carmen Isabel Fernandez Reveles, 60 anni, di Milano, presidente di Emdr, Commendatore «per l’opera di sostegno psicologico che i professionisti dell’associazione, offrono, a titolo volontario, alle vittime e testimoni di eventi traumatici» . L’associazione è intervenuta anche a favore delle popolazioni e dei soccorritori a seguito del crollo del ponte Morandi, negli eventi sismici, in occasione di disastri naturali e attentati terroristici.
Ilaria Galbusera, 27 anni, di Bergamo, Cavaliere «per l’impegno e la passione con cui fa dello sport uno strumento di conoscenza e inclusione delle diversità». Capitano della Nazionale Femminile Volley sorde, medaglia d’argento ai Deaflynmpics 2017, Giochi dedicati agli atleti sordi, proprio in quell’occasione ha girato un video con una squadra con la maglia azzurra che "canta" l’Inno d’Italia nella lingua dei segni. Attivissima nel sociale, è stata promotrice di un viaggio in Ghana per aiutare la Federazione locale sordi, che non aveva potuto partecipare alla competizione olimpica per mancanza di risorse economiche, a raccogliere fondi.
Germana Giacomelli, 71 anni, di Craviana (Mn), Commendatore «per aver dedicato tutta la sua vita all’accoglienza e all’inclusione di minori in condizioni di disagio e di abbandono». Conosciuta come la "Grande Madre d’Italia" ha avuto finora 121 "figli": 5 suoi, 8 adottati, e gli altri affidati dai Tribunali per minorenni di Milano, Brescia e Venezia. Vive con il marito Gianpaolo Brizzolari, fornaio, nella grande casa dove accoglie tutti i ragazzi che le sono stati affidati.
Antonio La Cava, 73 anni, di Matera, Commendatore «per l’impegno profuso, nel corso della sua vita, nella promozione del valore della cultura». Maestro in pensione, da 18 anni gira con il suo “bibliomotocarro”, un motocarro trasformato in una vera e propria biblioteca ambulante per bambini. Di sé dice: «Nel corso di questi anni ho percorso 170mila chilometri a bordo di questo motocarro e nonostante l’età e la scomodità del mezzo rifarei tutto da capo. Nessuno nasce lettore, sta a noi genitori, alla scuola, alla società fare dei nostri bambini, di tutti i bambini indistintamente, dei lettori perché è con la lettura che si formano gli uomini di domani ma soprattutto si trasmette ai bambini l’importanza della cittadinanza attiva».
Roberta Leporati, 52 anni, di Martina Franca (Ta), Ufficiale «per il suo contributo nella formazione delle giovani generazioni e a favore della promozione della cultura». Dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Chiarelli di Martina Franca, in collaborazione con Katia Ricciarelli, Marco Carrozzo e il tenore Francesco Zingariello, ha dato vita a un progetto di avvicinamento degli studenti al mondo dell’opera lirica.
Nilo Mattugini, 65 anni e Simonetta Stefanini, 60 anni, di Lido di Camaiore (Lu), Ufficiali «per l’esempio di accoglienza e disponibilità offerti in tema di tutela dell’infanzia». Genitori di una ragazza con disabilità , sono stati i primi a rendersi disponibili per il progetto "Nonna per amica" del Comune di Camaiore. Obiettivo dell’iniziativa è quello di creare una banca dati di over50 che possano dedicare il loro tempo a bambini e ragazzi in carico al Servizio sociale e contribuire così alla realizzazione dei progetti educativi definiti dal Servizio sociale in accordo anche con la famiglia di origine. Nilo e Simonetta si prendono cura di un bambino di 8 anni: lo ospitano in casa nei pomeriggi e nelle sere in cui la madre lavora, lo accompagnano a praticare
attività sportive, lo hanno inserito in esperienze di socializzazione.
Claudio Madau, 37 anni, di Oristano, Cavaliere «per la sua preziosa iniziativa a supporto della condizione dei malati durante la degenza ospedaliera». Libraio, è ideatore di Dottor Libro, la prima rassegna letteraria pensata e organizzata negli ospedali romani di San Giovanni e San Camillo.
Iacopo Melio, 26 anni, di Pisa, Cavaliere «per il suo appassionato contributo alla causa dell’abbattimento delle barriere architettoniche e degli stereotipi culturali». Affetto dalla Sindrome di Escoban che lo costringe su una sedia a rotelle, nel gennaio 2015 ha fondato la Onlus "#vorreiprendereiltreno", con l’obiettivo di portare avanti progetti inerenti alla disabilità . Si occupa dell’abbattimento di tutte le barriere, non solo architettoniche, soprattutto culturali.
Davide Monticolo, 45 anni, di Trieste, Cavaliere «per la sua generosa attività di sensibilizzazione e di sostegno a favore di persone con disabilità». Ex cestista, presidente di "Un Canestro per te Onlus", fondata nel 2016 allo scopo di aiutare l’amico atleta Dario che, in seguito a un incidente aveva perso l’uso delle gambe, ha coagulato un gruppo di amici per fornire un aiuto sia concreto che morale a Dario e a chi, come lui, potesse averne bisogno.
Roberto Morgantini, 71 anni, di Bologna, Commendatore «per il suo prezioso contributo alla promozione di una società solidale e inclusiva». Vicepresidente di "Piazza Grande", associazione impegnata nella lotta all’emarginazione sociale, e anima storica dell’ufficio stranieri della Cgil, nel 2015, in occasione del suo matrimonio, ha chiesto agli amici come regalo di raccogliere fondi per avviare le “Cucine Popolari”. Per ora le cucine sono tre, in zone diverse della città: ci lavorano 100 volontari, preparano 2800 pasti al mese. Gli ospiti sono quelli indicati e mandati dai servizi sociali comunali e dalle parrocchie, o semplicemente curiosi, o che vengono a trovare un amico.
Riccardo Muci, 31 anni, di Copertino (Le), Cavaliere «per il coraggio e l’altruismo con cui, senza esitazione, si è adoperato per prestare soccorso in occasione dell’incidente del 6 agosto sul raccordo autostradale di Casalecchio» Agente in servizio alla Polizia Stradale di Bologna, è rimasto ferito nell’incidente dove
la collisione tra mezzi pesanti ha provocato l’esplosione di una autocisterna che trasportava Gpl uccidendo una persona e ferendone 140.
Marco Omizzolo, 43 anni, di Sabaudia (Lt), Cavaliere «per la sua coraggiosa opera in difesa della legalità attraverso il contrasto al fenomeno del caporalato». Sociologo, legale rappresentante dell'associazione di promozione sociale Tempi moderni e consigliere della cooperativa sociale In Migrazione che svolge servizi di mediazione culturale e assistenza ai migranti, ha più volte denunciato, anche con dettagliati dossier, il fenomeno del caporalato e dello sfruttamento degli stranieri nei campi.
Marco Ranieri, 38 anni, di Bari, Cavaliere «per l'appassionato impegno nel recupero e redistribuzione degli alimenti e nella promozione dell'educazione contro lo spreco». Rappresentante legale dell'associazione Farina 080, fondata con tre amici (Antonio Scotti, Marco Costantino e Antonio Spera) e volta a contribuire a ridurre lo spreco alimentare attraverso una serie di strumenti tra i quali il food sharing ossia lo scambio di cibo tra gli utenti di una comunità registrata sulla piattaforma Avanzi popolo 2.0, diffonde l’idea di recuperare e ridistribuire quantità di alimenti provenienti da imprese o eventi che ne hanno in eccedenza.
Roxana Roman, 34 anni, di Roma, Cavaliere «per il suo contributo nell'affermazione del valore della legalità». Di cittadinanza rumena, proprietaria del bar "Roman Roxana", nel quartiere Romanina dove, il giorno di Pasqua 2018, due appartenenti al clan dei Casamonica hanno aggredito il marito Marian Roman e una cliente disabile, hanno denunciato gli aggressori nonostante le minacce. In seguito alla denuncia da parte dei coniugi Roman, un congiunto degli aggressori si è recato presso il bar intimando il ritiro della denuncia nei confronti dei due nipoti che, a maggio, sono stati arrestati.
Massimiliano Sechi, 32 anni, di Sassari, Cavaliere «per il suo encomiabile esempio di reazione alle avversità, spirito costruttivo e impegno sociale». Affetto da una focomelia che lo ha costretto sulla sedia a rotelle, vittima di bullismo, dopo un lungo periodo di depressione, diventa popolare con i videogiochi (è campione dei Gec - Giochi elettronici competitivi). Resosi conto di quante persone lo seguissero fonda l'Associazione Massimiliano Sechi definendola la sua "risposta alla disabilità" e promuove il progetto "No Excuse", con cui intende «invitare tutte le persone a non avere scuse e ad impegnarsi nella società».
Rebecca Jean Spitzmiller, 62 anni, di Roma, Ufficiale «per il suo coinvolgente impegno nella lotta contro il degrado urbano e nella difesa dei beni comuni». Ricercatore presso l'Università degli Studi Roma Tre dove insegna Diritto comparato e internazionale, è impegnata nella lotta contro il degrado, nella valorizzazione dei beni comuni e nella diffusione del senso civico sul territorio di Roma Capitale. Nel 2009, stanca delle scritte che imbrattavano la zona in cui vive (Viale Eritrea), ha cominciato a pulire le strade con alcuni solventi. In pochi mesi centinaia di cittadini si sono uniti. Nell'ottobre 2014 ha fondato Retake Roma.
Rosella Tonti, 51 anni, di Norcia, Ufficiale «per la professionalità e l'umanità con cui si è spesa per garantire il regolare svolgimento dell'attività scolastica e la coesione della comunità locale a seguito del sisma del 2016». Dirigente scolastica degli istituti omnicomprensivi di Norcia e Cascia, è stata in prima linea, in occasione del terremoto, per garantire le attività scolastiche e il sostegno alla comunità duramente colpita.
Igor Trocchia, 46 anni, di Bergamo, Cavaliere «per il suo esempio e la sua determinazione nel rifiuto e contrasto a manifestazioni di carattere razzista». Ex calciatore, venditore di generi alimentari e allenatore del Pontisola, squadra di calcio giovanile della provincia di Bergamo. Decide di ritirare la squadra dal torneo, sebbene stesse vincendo, quando il primo maggio 2018, durante la partita Rozzano-Pontisola, un calciatore del Rozzano offende, con insulti razzisti, il centravanti del Pontisola, mediano tredicenne, di cittadinanza italiana, figlio di genitori del Burkina Faso. A fine partita Trocchia si accorge che il suo giocatore rifiuta di dare la mano all'avversario e chiede spiegazioni. Quando i calciatori del Pontisola raccontano al mister l'episodio, Trocchia decide di dare subito un segnale forte: «Giochino gli altri, noi ce ne andiamo». Ha commentato Trocchia: «Nessuna coppa e nessun torneo valgono la dignità di un ragazzino».
Suor Elvira Tutolo, 69 anni, di Termoli (Cb), Commendatore «per il suo impegno in ambito internazionale nella difesa e recupero dei bambini e ragazzi di strada». Missionaria delle Suore della Carità di S. Giovanna Antida Thouret, dopo aver svolto servizio in Italia per il recupero dei giovani dalle tossicodipendenze, da più di 25 anni è missionaria in Africa. Dal 2001 opera a Berberati (Repubblica Centrafricana) dove si dedica ai bambini e ragazzi di strada: orfani o allontanati dalle famiglie perché ritenuti portatori di maledizioni o ragazzi soldati salvati dalla schiavitù delle bande armate.
Annalisa Ubertoni, 56 anni, di Treia (Mc), Ufficiale «per l'esemplare contributo a favore di una politica di pacifica convivenza e piena integrazione». Coordinatrice del Centro di studi e servizi per la famiglia dell'associazione La Goccia onlus, e responsabile del gruppo marchigiano di Refugees Welcome Italia, organizzazione impegnata nella promozione di una politica dell'inclusione sociale che passa attraverso una accoglienza domestica dei migranti, assieme alla sua famiglia ha accolto in casa Mohammad Toure, di 32 anni, rifugiato dalla Costa d'Avorio. Commenta Annalisa: «L'ospitalità domestica, la convivenza permettono un accompagnamento e una crescita reciproca, aiutano ad essere partecipi di una comunità attiva, costruiscono nuove relazioni umane, sociali e lavorative. Siamo famiglie consapevoli che chi si prende cura dell'altro si prende cura di sé».
Carlo Vettorato, 71 anni, di Aosta, Commendatore «per il suo prezioso contributo nella ideazione e realizzazione dell'attività di elisoccorso in Valle d'Aosta e nella sensibilizzazione sul tema della sicurezza in montagna». A lui si deve la nascita del moderno Servizio di Elisoccorso della Regione. Nel 1972, in qualità di medico anestetista e rianimatore in servizio presso l'ospedale Parini di Aosta, ha cominciato le attività di elisoccorso operando con la Smalp (Scuola Militare Alpina) e il Ral (Reparto Aviazione Leggera dell'Esercito). Già responsabile del "118 valdostano", ha anche ideato e sviluppato iniziative quali l'attuale Centro di medicina di montagna, volto a fornire servizi ai frequentatori e ai professionisti della montagna.
Don Eugenio Renzo Zocca, 75 anni, di Settimo di Pescantina (Vr), Commendatore «per la dedizione e il quotidiano impegno a favore di anziani in condizioni di disagio economico e sociale». Ordinato prete nel 1967, nel 1980 nella periferia ovest di Verona denominata "Saval", ha dato vita a una parrocchia, Santa Maria Maddalena, che è diventata il fulcro delle attività di un quartiere in cui non c'era nulla se non il capolinea dell'autobus e una scuola elementare, sotto il cui portico, si celebrava la messa. Ha fondato l'associazione L'Ancora impegnata con L'oasi di Gina e Enrico, a offrire ospitalità ad anziani in condizione di disagio economico e sociale. L'idea alla base della casa-famiglia «è quella della corte contadina, di una comunità solidale».