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il caso
 

«Gli incidenti sulle strade tornano ad aumentare»

23/07/2016  L'allarme di Giuseppe Bisogno, direttore del servizio di Polizia stradale: «Per la prima volta in 15 anni il 2015 si è chiuso con un aumento dei morti sulle strade. Le cause? L’uso dei telefonini, l’alcol, le auto trascurate»

Giuseppe Bisogno è direttore del servizio di Polizia stradale e presidente del Centro di coordinamento viabilità
Giuseppe Bisogno è direttore del servizio di Polizia stradale e presidente del Centro di coordinamento viabilità

Gli ultimi dati sugli incidenti stradali non sono buoni, registrano un’inversione di tendenza rispetto a un recente passato che aveva visto l’Italia diventare più responsabile al volante. La colpa è in gran parte della distrazione, sul “banco degli imputati” ci sono soprattutto gli smartphone in auto, che in poche frazioni di secondo possono distruggere vite spesso giovanissime. «˜˜˜˜Un macigno che pesa sulla serenità dei nostri viaggi»šš, così lo defi nisce Giuseppe Bisogno, direttore del servizio di Polizia stradale e presidente del Centro di coordinamento viabilità, che snocciola i dati senza nascondere preoccupazione e amarezza: ˜«Per la prima volta in 15 anni, in Italia, il 2015 si è chiuso con un aumento dei morti sulle strade. Dal 2001 al 2014 c’è stata una progressiva riduzione delle vittime. Aspettiamo i dati precisi, ma purtroppo già sappiamo che il 2015 si è chiuso con circa 50 morti in più l’anno»š.

Da addebitare a cellulari e messaggi che inviamo e riceviamo al volante? ˜

«In gran parte sì, molti incidenti sono causati da un uso improprio di telefonini o tablet. La distrazione che ne deriva è altissima, la capacità di concentrazione sulle distanze di sicurezza e sul traffi co intorno a noi crolla in modo vertiginoso, e questo fa crescere incidentalità e mortalit໚.

Avete un piano per l’esodo estivo? ˜

«Sì, indica le direttrici più critiche e i percorsi alternativi, sappiamo chi deve fare che cosa tra le varie forze dell’ordine impegnate nei controlli. Ma il primo impegno per la sicurezza lo deve mettere chi guida: possiamo fare poco se si parte con l’auto in disordine, con gomme eccessivamente consumate, una birra di troppo nello stomaco, senza mettere più la freccia quando si svolta, e gli italiani si stanno dimenticando sempre più di farlo proprio perché distratti, oppure se ai 100 all’ora messaggiamo con WhatsApp invece di guardare la stradaš».

Ora si parte, migliaia di chilometri, Nord-Sud e ritorno, magari per la prima volta, neopatentati eccitati dalla libertà del mezzo e della guida, amici a bordo, smartphone, navigatori, euforia, bevande alcoliche. Che cosa suggerire ai giovanissimi?

«Ragazzi, controllate l’auto, i freni, gli pneumatici, non date nulla per scontato. Non esagerate con l’adrenalina, fate frequenti soste, chi guida non beva, se vuole bere chieda un cambio, mentre viaggiate fate pasti leggeri, mantenete le distanze di sicurezza, non superate i limiti, se guidate non chattate, piuttosto fermatevi qualche secondo. Partite, ma tornate a casa»š.

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