Giuseppe Bisogno è direttore del servizio di Polizia stradale e presidente del Centro di coordinamento viabilità
Gli ultimi dati sugli incidenti
stradali non sono buoni, registrano
un’inversione di tendenza
rispetto a un recente
passato che aveva visto l’Italia
diventare più responsabile al volante.
La colpa è in gran parte della distrazione,
sul “banco degli imputati” ci sono
soprattutto gli smartphone in auto,
che in poche frazioni di secondo possono
distruggere vite spesso giovanissime.
«Un macigno che pesa sulla serenità
dei nostri viaggi», così lo definisce
Giuseppe Bisogno, direttore del servizio
di Polizia stradale e presidente del
Centro di coordinamento viabilità, che
snocciola i dati senza nascondere preoccupazione
e amarezza: «Per la prima
volta in 15 anni, in Italia, il 2015 si è
chiuso con un aumento dei morti sulle
strade. Dal 2001 al 2014 c’è stata una
progressiva riduzione delle vittime.
Aspettiamo i dati precisi, ma purtroppo
già sappiamo che il 2015 si è chiuso
con circa 50 morti in più l’anno».
Da addebitare a cellulari e messaggi
che inviamo e riceviamo al volante?
«In gran parte sì, molti incidenti
sono causati da un uso improprio
di telefonini o tablet. La distrazione
che ne deriva è altissima, la capacità
di concentrazione sulle distanze di
sicurezza e sul traffico intorno a noi
crolla in modo vertiginoso, e questo
fa crescere incidentalità e mortalità».
Avete un piano per l’esodo estivo?
«Sì, indica le direttrici più critiche
e i percorsi alternativi, sappiamo chi
deve fare che cosa tra le varie forze
dell’ordine impegnate nei controlli.
Ma il primo impegno per la sicurezza
lo deve mettere chi guida: possiamo
fare poco se si parte con l’auto in disordine,
con gomme eccessivamente
consumate, una birra di troppo nello
stomaco, senza mettere più la freccia
quando si svolta, e gli italiani si stanno
dimenticando sempre più di farlo proprio
perché distratti, oppure se ai 100
all’ora messaggiamo con WhatsApp
invece di guardare la strada».
Ora si parte, migliaia di chilometri,
Nord-Sud e ritorno, magari per
la prima volta, neopatentati eccitati
dalla libertà del mezzo e della guida,
amici a bordo, smartphone, navigatori,
euforia, bevande alcoliche. Che
cosa suggerire ai giovanissimi?
«Ragazzi, controllate l’auto, i freni,
gli pneumatici, non date nulla per
scontato. Non esagerate con l’adrenalina,
fate frequenti soste, chi guida non
beva, se vuole bere chieda un cambio,
mentre viaggiate fate pasti leggeri,
mantenete le distanze di sicurezza,
non superate i limiti, se guidate non
chattate, piuttosto fermatevi qualche
secondo. Partite, ma tornate a casa».