Mangia poco e parla ancora
meno ed è timidissima.
Da sempre
dorme in una camera
separata dal marito
al quale, però, è molto
legata e nei suo novant’anni
di vita ha
cambiato quasi tutto, dal modo di
vestire all’approccio ai figli, all’atteggiamento
che ha nei confronti
dei sudditi. Unici punti di riferimento
gli amatissimi cani corgi e i
cavalli che le fanno compagnia, fin da
quando era bambina, e il Dio e il Paese
che ha promesso di servire, quando
venne incoronata a Westminster nel
lontano giugno 1953.
La regina Elisabetta compie 90
anni e il suo regno festeggia uno dei
suoi pochi punti fermi in un Paese tradizionalissimo
e molto secolarizzato,
dove il monarca è anche capo della
Chiesa e architrave vivente di una Costituzione
scritta che non c’è.
I bellissimi capelli della regina,
mai tinti, prima castani, poi un po’
bianchi, oggi bianchissimi, raccontano
una lunga storia di sopravvivenza
fatta di duro lavoro, senso del dovere
e fedeltà alla propria vocazione e alla
routine di tutti i giorni. Il mondo, da
sempre, la vede ricca e felice ma Elisabetta
è sopravvissuta fino a oggi miracolosamente
a un forte movimento
repubblicano che potrebbe pensionarla
in qualunque momento.
La copertina del Time del 1952 con la Regina Elisabetta alla vigilia della sua incoronazione
La sovrana lavora ancora 40 ore alla settimana, leggendosi tutti i documenti che le manda il Primo ministro, ogni giorno tranne che a Natale e a Pasqua. Molto influente – le sue opinioni sul Brexit, la possibile uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea, hanno fatto parlare per giorni il Regno – non arriva mai in ritardo. Dà da mangiare personalmente ai suoi amatissimi cani corgi, che ha chiamato “la mia famiglia”, ma non ne alleva più. Non, come si è scritto, perché non vuole lasciarli senza padrona, ma perché ha paura che la facciano inciampare.
Anche in tanta praticità, così inglese, sta il segreto del suo successo. Chi sa, per esempio, che la regina si veste sempre tutta dello stesso colore, dal cappello alle scarpe, perché, così, è visibilissima nella folla?
Elisabetta ha imparato dalla nuora Diana a interessarsi e a toccare i più poveri e andarli a trovare a casa loro, nei pub e nelle case popolari, dove non era mai entrata prima. Ha cominciato a pagare le tasse e a togliere qualche membro della famiglia dalle finanze pubbliche avviando la monarchia inglese, per quanto possibile, verso un modello scandinavo più risparmioso e meno pomposo. E continua a pregare, con fedeltà, tutti i giorni, quel Dio nel quale crede profondamente.
Momento chiave dei festeggiamenti per il suo compleanno, il prossimo 10 giugno quando il marito Filippo raggiungerà i 95 anni, sarà una funzione di ringraziamento a Dio, nella cattedrale di San Paolo. E, a giugno, oltre alla parata di Stato, quando la sovrana è solita ispezionare l’esercito notando anche il più piccolo bottone mancante dalle uniformi, uno spettacolo con 900 cavalli e oltre 1.500 cavalieri e artisti, per il quale sono stati venduti 25 mila biglietti già lo scorso novembre.
E il giorno esatto in cui diventa novantenne, il prossimo 21 aprile? La sovrana camminerà tra la folla, a Windsor, come ha fatto per tutta la vita, cercando i cuori e le menti dei suoi sudditi ai quali si è dedicata senza risparmio.