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domenica 08 settembre 2024
 
 

Gloria Campaner: la mia musica per il Myanmar

11/01/2015  La giovane pianista veneta è stata protagonista, nel 2013, di un evento senza precedenti: il primo concerto di musica classica nell'ex Birmania dall'inizio della dittatura. Ora, per lei due appuntamenti italiani: il 14 gennaio a Milano e il 23 a Roma, in duo con la violinista Anna Tifu.

Gloria Campaner, a destra, con la violinista Anna Tifu (foto di Vanessa Zan).
Gloria Campaner, a destra, con la violinista Anna Tifu (foto di Vanessa Zan).

In molto Paesi del mondo è già un nome celebre. E' da poco rientrata da una tournée in sette città del Brasile - un Paese che adora, in cui è spesso impegnata, sia per motivi musicali che umanitari, e che la accoglie sempre con grande calore - e  febbraio si esibirà per la prima volta a Città del Messico. E' stata la prima pianista italiana ad aggiudicarsi il prestigioso "Premio Borletti-Buitoni Fellowship 2014". Anche in Italia Gloria Campaner, 28enne pianista veneta, ha affermato il suo talento suonando in sedi prestigiose (al Quirinale di fronte al presidente Napolitano per la Giornata mondiale della donna nel 2011) e con formazioni del calibro dell'Orchestra sinfonica nazionale della Rai.  

Brillante ed eclettica, aperta alle sperimentazioni e alle incursioni negli altri generi, dal jazz alla contemporanea,  a gennaio la Campaner è impegnata in due importanti appuntamenti concertistici italiani, in duo con la violinista sarda Anna Tifu, sua coetanea, con la quale nel 2014 la Campaner ha iniziato una collaborazione, dopo aver suonato insieme a Parigi. Il 14 gennaio le due musiciste si esibiscono a Milano nella Sala Verdi della Società dei concerti, il 23 è la volta di Roma, nella Stagione da Camera dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, con un programma che spazia da Robert Schumann a Maurice Ravel. Dal lavoro concertistico con la Tifu nascerà anche un progetto discografico, ancora in fase di definizione.

Gloria Campaner è stata, fra l'altro, fra i primi musicisti a esibirsi in un concerto di musica classica in Myanmar dall'inizio della dittatura militare (terminata nel 2011). A novembre del 2013, infatti, la pianista è stata invitata a partecipare, con la violinista irlandese Héloïse Geoghegan, all'evento di beneficenza "Music for Myanmar" nell'ex capitale Yangon, organizzato da Link for aid (www.linkforaid.org), associazione umanitaria impegnata nel sostegno diretto all'infanzia e alle fasce più deboli ed emarginate di due dei Paesi più poveri dell'Asia, l'ex Birmania, appunto, e la Cambogia.

«La dittatura militare teneva il Myanmar chiuso nell'isolamento», racconta Gloria, «così la gente conosceva solo la tradizione musicale locale. Tutto ciò che veniva dall'Occidente restava fuori, il Paese non aveva alcuna cultura di musica classica. Da quando il Myanmar si è aperto politicamente moltissimi giovani si stanno interessando alla musica occidentale. Mancano completamente le basi tecniche e culturali, ma la curiosità ha fatto esplodere una marea di creatività e di talento».

L'impegno nel sociale per Gloria è l'altra faccia della medaglia della professione di pianista. «Viaggio spesso in Brasile», racconta, «e ogni volta che vado seguo progetti di sviluppo attraverso la musica dedicati a ragazzini che vivono in situazioni di povertà ed emarginazione. Mi piace suonare nei luoghi meno convenzionali, per portare la musica anche alle persone che altrimenti non avrebbero la possibilità di fruirla. Che siano le favelas brasiliane o gli ospedali oncologici o le carceri, la musica, al di là dei generi e delle tradizioni, ha un potere benefico immenso».  

 
 
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