Sopra e in alto: il cardinale sudcoreano Lazzaro Heung-sik You, 71 anni. Foto Ansa. In copertina e sotto: alcuni dei 1.100 giovani sudcoreani presenti alla 37a Gmg di Lisbona. Foto fornite dall'Ufficio stampa della Giornata mondiale della gioventù.
«Immagino cinquecentomila giovani dai cinque continenti stringersi la mano e formare una lunga catena umana al confine delle due Coree per dire al mondo: pace, riconciliazione fraternità, amore»: mosso da questa ispirazione, che confida a Famiglia Cristiana, il cardinale Lazzaro Heung-sik You, 71 anni, in passato vescovo di Daejeon, oggi Prefetto del Dicastero per i vescovi in Vaticano, ha desiderato, sognato, pregato, promosso la Giornata mondiale della gioventù in Corea del Sud.
«Avevo nel cuore questo desiderio - racconta - fin da quando il Papa venne a visitarci in Corea, nell'agosto 2014. Negli anni successivi in Corea abbiamo ospitato raduni di varia natura come la Giornata della gioventù asiatica. Poi il Signore ha voluto che il Papa mi chiamasse a lavorare nella Santa Sede e allora ho potuto ribadire più da vicino questo desiderio e pregare, pregare tanto, perchè, nella volontà di Dio, potesse diventare realtà. Ora siamo felicissimi. Il Signore ci ha ascoltato».
«Ho sempre riposto questo progetto nelle mani di Dio», assicura il Prefetto, affidandolo alla protezione della Vergine Maria, nostra madre, che accompagna i nostri passi. Maria sarà con noi nel cammino fino all'atteso evento». In vista della Gmg del 2027, spiega, «sarà la Conferenza episcopale della Corea del Sud, a preparare al meglio il percorso di coinvolgimento delle comunità ecclesiali, con le tappe di spiritualità, l'organizzazione pratica, curando i rapporti con le autorità civili e con la Santa Sede».
Secondo il cardinale «la Gmg sarà un evento oltremodo significativo per la Corea e per l'intera Asia, continente vasto e plurale: è un'opera missionaria, perchè porta l'annuncio di Cristo alla vita di tanti giovani. Abbiamo pregustato a Lisbona - prosegue - quella che potrà essere l'atmosfera di una Gmg. Ne ho vissute quattro in compagnia dei giovani e ognuna mi ha lasciato un segno nel cuore. Questa è un'esperienza di fraternità e di Vangelo, avviata da un'intuizione di san Giovanni Paolo II. A Lisbona mi sono sentito giovane tra i giovani: la loro compagnia rinvigorisce lo spirito, dona entusiasmo e gioia che sono certo travolgeranno la Corea».
«I giovani - puntualizza ancora You - non cercano maestri ma testimoni. Non hanno bisogno di tante parole, ma vedono le opere, per questo amano i santi. Ho visto a Lisbona giovani che, pieni di Spirito Santo, danno luce e speranza»..
Il cardinale assicura che «i giovani coreani non stanno nella pelle: sono raggianti, orgogliosi e felici del fatto che potranno ospitare tanti altri giovani del mondo. Ho avuto un incontro con i coreani presenti a Lisbona e ho detto loro: siate felici. Il segreto della felicità è vivere la Parola, è stare con Cristo. Siate coraggiosi, siate felici».
Dopo oltre 30 anni (la precedente fu celebrata a Manila, nelle Filippine, nel gennaio 1995) una Giornata mondiale della gioventù torna in Asia: «Per tutti noi sarà un evento di grazia, lo è per la Corea e lo è per l'intera Asia: è un'esperienza forte di fede, di speranza, di carità, di fraternità, che sarà come un vento di Spirito santo che spira sul continente. Con i giovani vogliamo costruire un mondo nuovo fatto di amore. Vogliamo dare una testimonianza dell'amore di Dio che è una forza creatrice, capace di fare nuove tutte le cose, di rinnovare i cuori, di portare la pace laddove c'è la divisione. Con questo anelito, sogno di vedere i giovani pregare, cantare salmi, darsi la mano alla frontiera, con la mente e il cuore traboccanti di amore, rivolti ai fratelli e alle sorelle in Corea del Nord. Il loro grido di pace e di fratellanza, sincero e profondo, giungerà al cuore di Dio. E avrà il potere di sciogliere i cuori induriti».