Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
lunedì 07 ottobre 2024
 
 

Gmg, a Rio dopo 3.000 chilometri a piedi

22/07/2013  L'originale forma di partecipazione alla Giornata mondiale della gioventù del brasiliano Fabio Mateus, 32 anni. Ha camminato per quattro mesi, attraversando oltre 70 città per incontrare papa Francesco

Rio de Janeiro, dal nostro inviato

Ha lasciato casa sua, a Trairi, nello stato brasiliano di Cearà, il 14 marzo scorso. È arrivato a Rio de Janeiro giovedì 18 luglio, dopo un pellegrinaggio lungo 1.800 miglia, cioè circa 3.000 chilometri. Tutti percorsi a piedi.

Fabio Mateus ha 32 anni, è sposato ed è padre di una coppia di gemelli che hanno otto anni. Ha maturato la decisione un anno fa. «Ho vissuto una profonda crisi interiore per un paio d´anni», spiega. «Vedevo i miei amici lasciare la Chiesa, se ne andavano soprattutto i giovani. La cosa mi addolorava».

Che fare? Fabius Mateus alla fine ha scelto di mettersi in gioco. Lui, un buon impiego in una fabbrica e con un tranquillo menage familiare, si è licenziato e si è messo in marcia con in tasca una lettera con cui il suo parroco, don Cleonor Magellan, invitava i suoi confratelli sacerdoti ad aiutarlo lungo il percorso, dandogli un riparo e un pasto.       

 

«Giorno dopo giorno ho chiesto al Signore di sanare le mie ferite interiori e di donare o rafforzare la fede dei giovani, In Brasile e in tutto il mondo», racconta Fabio. «Dal punto di vista pratico la generosità ha battuto l'indifferenza. All'ínizio, gli automobilisti che mi vedevo camminare sul ciglio della strada mi offrivano un passaggio. Al mio rifiuto mi davano del matto e sgommavano via. Mi ha indubbiamente aiutato la crescente attenzione mediatica. Sul finire del pellegrinaggio spesso la gente si fermava a ragionare di fede con me». 

 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo