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sabato 10 giugno 2023
 
 

Gmg, effetto Bergoglio: boom di argentini a Rio

17/07/2013  Saranno più di 40 mila i giovani connazionali di papa Francesco che parteciperanno all'incontro mondiale in Brasile. Molti, nonostante la crisi, hanno messo da parte i risparmi per poter esserci. E c'è chi affronterà viaggi lunghissimi...

La metà andrà in aereo, due ore circa di volo. Gli altri andranno in autobus e chi partirà dalle città più a sud dell’Argentina come Chubut o Ushuaia arriverà a Rio de Janeiro con quasi cento ore di pullman sulle spalle.

Ma la gioia di rivedere Jorge Mario Bergoglio ora che è papa Francesco fa fare questo (e molto altro) ai giovani argentini. Saranno, in totale, 42 mila alla Giornata Mondiale della Gioventù.  

Hanno lavorato, messo da parte i soldi e si preparano a passare una settimana con pochi spiccioli e tanto entusiasmo. Per alcuni sarà una settimana “doppia”: quasi una di viaggio e una con il Papa in Brasile. Hanno raggranellato almeno 4000 pesos, 500 euro, il costo medio del viaggio in autobus, ma c’è chi giura che riesce a spendere meno di 350 euro. In Argentina non si sta tanto bene e i soldi vanno spesi con grande accortezza.

Ma questa volta papa Francesco non ha detto ai giovani di stare a case a risparmiare come aveva fatto con i suoi connazionali in occasione dell’insediamento sulla cattedra di Pietro a Roma.  Padre Nicolas Marin, coordinatore della pastorale giovanile argentina, è molto contento e a La Nacion, quotidiano di Buenos Aires, ha confidato che il viaggio sarà molto importante nella preparazione dei giovani: canti, preghiere, messe quotidiane. Ma il pellegrinaggio sarà anche occasione per autofinanziarsi. Gruppi di giovani nelle città dove sosteranno metteranno in scena opere teatrali, concerti e giochi e chiederanno alla gente un soldo per Rio de Janeiro.

L’appuntamento per tutti è alle 18 di lunedì 22 luglio, per la messa "nazionale" che sarà celebrata nella cattedrale di Rio. La partecipazione degli argentini ha avuto una impennata di iscrizioni dopo l’elezione di papa Francesco. Conferma padre Marin: «Fino ad allora ricevevamo dieci mail di iscrizione alla settimana, poi sono diventate dieci all’ora».  

 
 
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