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lunedì 14 ottobre 2024
 
 

Gmg, in coda per confessarsi

27/07/2013  Nell'incantevole Quinta de Boa Vista sono stati montati cinquanta confessionali costruiti appositamente con il profilo del Corcovado. Per vivere il sacramento della riconciliazione si mette disciplinatamente in fila. Siamo entrati nel Parco del perdono. Sette le lingue parlate. Mercoledì e giovedì il maltempo non ha bloccato il flusso dei penitenti.

Rio de Janeiro

E' un polmone verde che fa tirare il fiato a Rio. Quinta da Boa Vista è un parco immenso e ben curato, arricchito da laghetti. Qui sono stati montati cinquanta confessionali di legno bianco il cui profilo ricorda il Corcovado. Qui ci si riconcilia con Dio. Sette le lingue parlate: portoghese, spagnolo, inglese, francese, tedesco, italiano e polacco. Un migliaio i sacerdoti che hanno dato la loro disponibilità a confessare; turni di due ore ciascuno; si comincia alle 8 e si va avanti per dodici ore di fila, ma anche dopo, se occorre. Dio non guarda l'orologio. Così mercoledì 24, giovedì 25 e venerdì 26 luglio.

La pioggia e il freddo patiti da Rio a metà settimana  hanno rallentato ma non bloccato il flusso. Gli organizzatori stimavano una media di 10-15 mila confessioni al giorno. «Non so dirle se quelle previsioni sono state rispettate», sorride Lucas Silva,  30 anni, un commerciante («Ho un negozio di skateboard a San Paolo») che ha tirato giù la saracinesca per fare il volontario. «So che qui vengono in tanti; la coda comincia laggiù. Si sta in fila in silenzio, qualcuno recita un rosario sottovoce, ci aspetta disciplinatamente il proprio turno. Qui si saldano cielo e terra, la remissione dei peccati fa nuova ogni cosa».    

Papa Francesco è venuto qui verso le 9 di venerdì 26 luglio. Proprio come hanno fatto prima e dopo di lui i semplice preti che si sono avvicendati, Jorge Mario Bergoglio s'è messo lì e ha confessato cinque giovani scelti per sorteggio, tre ragazze e due ragazzi, di lingua spagnola, italiana e portoghese. A fianco dei confessionali, è stata costruita una tenda di 600 metri quadrati per l’adorazione del Santissimo Sacramento. Si entra in un clima di raccolto silenzio. L'unica colonna sonora, a volume bassissimo, è rappresentata da canti liturgici. Ci si inginocchia. Entrano in molti. Non si  parla se con Dio. Gioie e speranze, travagli e dolori del mondo sono lì, davanti all’altare.

 
 
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