«Per papa Francesco le Gmg sono un grande dono per la Chiesa, non fuochi d’artificio , momenti di entusiasmo fini a se stessi ma tappe di un lungo cammino, iniziato nel 1985, per iniziativa di Giovanni Paolo II». A parlare così, aprendo l’incontro internazionale sulle Gmg “Rio de Janeiro 2013 - Cracovia 2016”, il cardinale Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i laici. Al meeting, in programma dal 10 al 13 aprile a Sassone di Ciampino, risultano iscritti 250 delegati degli uffici di pastorale giovanile di 90 Paesi dei cinque continenti e di circa 45 movimenti ecclesiali, nuove comunità e associazioni giovanili internazionali.
«Il luogo più importante e decisivo dove si giocano le sorti di ogni Gmg - ha detto il cardinale Rylko - è il cuore dei giovani che, in quella occasione, stabiliscono un dialogo intimo e personale con il Maestro». Nel 2016 la Gmg farà tappa a Cracovia, in Polonia dove si era celebrata, nel 1991, a Czêstochowa, dopo la caduta del muro di Berlino. Dopo 25 anni, ha dichiarato il presidente del Pcpl, «è cambiata la Polonia ed è cambiata anche la Chiesa che vive in questo Paese. È cambiato il mondo dei giovani sempre in fermento». Cambiano i tempi e anche le sfide. Per il cardinale, infatti, «ci sono nuove prove pastorali, che si pongono per la Chiesa in Europa e in Polonia, che richiedono risposte tempestive e ci costringono a verificare nell’ambito pastorale le nostre capacità propositive nei confronti delle giovani generazioni».
In particolare, ha detto il porporato, «la nuova generazione di giovani, nata proprio grazie alle Gmg, ha bisogno di una nuova generazione di operatori pastorali, che siano persuasivi e autentici testimoni di Cristo e del Vangelo. Per questo ogni edizione della Gmg è una provocazione lanciata non tanto alla nostra capacità di risolvere questioni logistiche, quanto alla nostra creatività pastorale e fantasia missionaria».
Intanto le diocesi si apprestano a vivere a livello locale la XXIX Giornata mondiale della gioventù. Moltissime le iniziative in programma già sabato 12 aprile.
Qualche esempio? A Milano, alle 20,45, in Duomo, appuntamento con l'arcivescovo, il cardinale Angelo Scola, per la veglia Traditio Symboli, che porta con sé i tratti antichi della passione della Chiesa nel consegnare il dono della fede alle giovani generazioni e ai catecumeni. A Torino, dalle 15 di sabato 12 aprile, laboratori della carità (dal Sermig al Cottolengo e ad oratori in quartieri difficili), quindi preghiera comunitaria, adorazione eucaristica e - dopo la cena al sacco - un concerto del gruppo The Sun. In cammino ai confini della diocesi, da Massa Finalese a Finale Emilia, portando la Croce. Così i giovani della diocesi di Modena, terra scossa anni fa da un tragico terremoto, celebrano, sempre sabato 12, la Giornata mondiale della gioventù. «Confini geografici - spiega la diocesi - ma non affettivi, perché le comunità colpite dal sisma sono il cuore della comunione, per la diocesi modenese». Il ritrovo è previsto a Massa Finalese alle 15.00 con partenza alle 15.30. Dalle 16.30 la festa ha inizio a Finale Emilia, in Piazza Verdi (in caso di pioggia presso le palestre del Liceo, via Di Sotto) con il concerto dei Contro Tempo. Dalle 17.15 la celebrazione, presieduta dal vescovo monsignor Antonio Lanfranchi,