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martedì 22 aprile 2025
 
GMG 2016
 

Giovani: appuntamento a Cracovia, tra un anno

26/07/2015  Mancano dodici mesi alla 31a Giornata mondiale della gioventù e al raduno internazionale previsto in Polonia, dal 26 al 31 luglio 2016. Tema: “Beati i misericordiosi, perché otterranno misericordia” (Mt 5, 7). Attesi 100 mila italiani. Già iniziato il cammino di preparazione. Parla don Michele Falabretti, responsabile nazionale della pastorale giovanile.

Roma, San Pietro: 13 aprile 2014, Domenica delle Palme, passaggio della Croce dei giovani tra i brasiliani di Rio de Janeiro e i polacchi di Cracovia. Foto Reuters. In alto: il logo ufficiale della Gmg 2016.
Roma, San Pietro: 13 aprile 2014, Domenica delle Palme, passaggio della Croce dei giovani tra i brasiliani di Rio de Janeiro e i polacchi di Cracovia. Foto Reuters. In alto: il logo ufficiale della Gmg 2016.

«Non un evento, ma un itinerario. Gli eventi sono come fuochi d'artificio: durano un istante e quando si spengono non resta nulla. Vorremmo invece che la Gmg fosse un cammino, un pellegrinaggio capace di lasciare segni nel tempo». Lo sottolinea più volte don Michele Falabretti, responsabile del Servizio nazionale di pastorale giovanile. «Poter accompagnare i partecipanti da ora fino al giorno in cui, conclusa l'esperienza, torneranno a casa: questo è ciò che davvero ci sta a cuore». Manca un anno al grande raduno dei giovani con papa Francesco che si svolgerà a Cracovia (Polonia) dal 26 al 31 luglio 2016. Sarà la trentunesima Giornata Mondiale della Gioventù, nuova tappa di un percorso partito nel 1985 da un'intuizione di san Giovanni Paolo II.

E' un esperienza, quella della Gmg, che accomuna milioni di giovani provenienti da ogni parte del mondo e che ritorna ciclicamente ogni due o tre anni: l'ultimo appuntamento è stato a Rio de Janeiro (Brasile) nel 2013. Manca ancora un anno, ma la macchina organizzativa funziona a pieno regime e tante sono le proposte di preparazione previste per i prossimi mesi. Si stima che dall'Italia partiranno circa 100.000 ragazzi alla volta di Cracovia, zaini e sacchi a pelo in spalla. Proprio in questi giorni si stanno consolidando i gemellaggi tra le nostre diocesi e quelle polacche (un “classico” delle Gmg, preziosa occasione di incontro e di scambio).

Rio de Janeiro, Brasile, 28 luglio 2013: giovani polacchi esultano all'annuncio ufficiale che il prossimo raduno iternazionale legato a una Gmg sarà a Cracovia nel 2016. Foto Reuters.
Rio de Janeiro, Brasile, 28 luglio 2013: giovani polacchi esultano all'annuncio ufficiale che il prossimo raduno iternazionale legato a una Gmg sarà a Cracovia nel 2016. Foto Reuters.

Il tema scelto per l'edizione 2016 è racchiuso nel testo evangelico delle Beatitudini, in particolare nel versetto “Beati i misericordiosi, perché otterranno misericordia” (Mt 5, 7). «La decisione del Santo Padre di indire nel 2016 l'anno santo della misericordia ha 'cambiato le carte in tavola' e dato alla riflessione un significato nuovo – osserva don Falabretti - Intanto perché la Gmg diventa l'incontro dei giovani col Papa in occasione del Giubileo: immediatamente la memoria torna al raduno del 2000, a Roma, alla presenza di Giovanni Paolo II. Più in generale, c'è stato un cambio di prospettiva: ora la misericordia non è più semplicemente un tema, è un'esperienza». Tanti sono gli spunti di crescita spirituale e culturale che la terra polacca ha da offrire. «Lì si respira una devozione mariana molto viva e molto speciale. Naturalmente ci sarà occasione di meditare sulla figura di papa Wojtyla, ma anche di altri santi polacchi, da suor Faustina Kowalska (il cui nome è indissolubilmente legato con l'esperienza della misericordia) a Massimiliano Kolbe (sacerdote deportato nel campo di sterminio di Auschwitz, dove si sacrificò per salvare la vita a un padre di famiglia, ndr) a Edith Stein (carmelitana scalza, filosofa e mistica, anche lei deportata ad Auschwitz dove morì nel 1942, ndr)». Sì, è impossibile dimenticare come, proprio nei pressi di Cracovia, vi sia la tangibile testimonianza dell'orrore nazista, uno dei più tremendi abissi di sofferenza e di atrocità mai toccati dall'uomo. «E' il mistero della presenza-assenza di Dio – prosegue don Falabretti – del bene e del male. Molti dei partecipanti alla Gmg visiteranno il campo di Auschwitz».

Quanto alla dimensione ecclesiale, «se a Rio de Janeiro abbiamo potuto confrontarci con la Chiesa latinoamericana, questa occasione ci porterà a contatto con le Chiese orientali, con la loro tradizione millenaria e la loro profonda spiritualità». Altro stimolo importante è quello che proviene «dal mondo mitteleuropeo». In un momento segnato da forti spinte disgregatrici, alimentate da disequilibri economici e tensioni politiche mai sopite, «la Gmg può anche diventare un'occasione per parlare ai giovani di Europa e spiegare perché l'Europa è casa loro». Poiché di pellegrinaggio si tratta, il lungo percorso di avvicinamento assume un significato particolarmente rilevante. «La proposta della Gmg – ricorda ancora il responsabile della pastorale giovanile – resta la stessa nel tempo. Quello che può cambiare è il modo in cui la pensiamo e lo spirito con cui ci prepariamo a viverla. Già a novembre 2014 abbiamo incontrato i Vescovi italiani e nella scorsa primavera è stato presentato un sussidio in sei fascicoli relativo alla Gmg, con vari spunti di riflessione, approfondimento e preghiera. Ciascuna Diocesi potrà scegliere come tradurlo in attività concrete, a seconda delle proprie risorse e delle proprie esigenze. L'idea è proprio quella di una guida per il cammino: l'ultimo dei sei fascicoli è dedicato al “dopo Cracovia”, cioè a quello che i ragazzi porteranno con sé rientrando a casa». L'itinerario è già iniziato e la prima tappa simbolica è fissata per domenica 4 ottobre, in concomitanza con l'apertura del Sinodo sulla Famiglia: in quella giornata alle parrocchie sarà chiesto di pregare per i giovani della Gmg.

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