«Sono milioni le persone con disabilità che ogni giorno combattono per una vita indipendente e che ci insegnano come affrontare con forza vitale e grande dignità le difficoltà: a loro dobbiamo rispetto. Alle loro straordinarie famiglie, ai volontari e alle associazioni che si battono per l'affermazione dei loro diritti va oggi l'apprezzamento della Repubblica». Sono le paroe che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, istituita dalle Nazioni unite, che ricorre oggi 3 dicembre. «Salute, istruzione, mobilità, lavoro, sono diritti che per le persone con disabilità rappresentano il frutto di lunghe battaglie lastricate di dolore, mortificazione, senso di ingiustizia e impotenza, episodi di discriminazione», ha affermato il Presidente. «L'inclusione delle persone con disabilità è banco di prova della piena affermazione dei diritti umani. Gli importanti progressi della tecnologia sono di ausilio per superare le limitazioni che ostacolano la vita delle persone con disabilità, favorendone la piena partecipazione. Va incoraggiato ogni progresso in questa direzione per andare oltre ogni barriera».
La Giornata internazionale è stata proclamata nel 1981, anno internazionale delle persone disabili, con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sugli obiettivi di benessere, inclusione e difesa dei diritti dei cittadini disabili. Nel 2006 è stata poi ratificata la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità, che ha sottolineato l’esigenza di di salvaguardare la qualità della vita delle persone disabili nei principi di uguaglianza e partecipazione alla sfera politica, sociale. Il 3 ottobre ricorre anche la Giornata europea delle persone con disabilità, voluta trent'anni fa dalla Commissione Europea, con lo scopo di combattere ogni forma di mrginalizzazione e discriminazione delle persone disaibli all'interno dellUe.
Secondo il Rapporto mondiale dell’Organizzazione mondiale della sanità sulla disabilità, il numero di persone disabili in tutto il mondo è salito a 1,3 miliardi, il 15% della popolazione totale. Di queste, l’80% vive in Paesi a basso e medio reddito, in cui i servizi sanitari sono carenti o pressoché assenti. Negli ultimi anni molti passi avanti sono stati compiuti nell'inclusione delle persone con disablità, tuttavia le disuguaglianze restano ancora enormi e numerose le barriere da abbattere. La pandemia del Covid-19 ha influito molto sulla condizione delle persone disabili in molte parti del mondo, aggravando il loro stato di emarginazione e di esclusione dalla società.
In occasione di questa ricorrenza la Conferenza episcopale italiana ha organizzato il convegno "O Tutti O Nessuno!", iniziato ieri, che si conclude oggi. La giornata di oggi è cominciata con la celebrazione eucaristica all’Altare della Cattedra della Basilica di San Pietro presieduta da monsignor Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Conferenza episcopale italiana. Alle 11, la catechesi accessibile sulle orme di San Pietro, sempre nella Basilica vaticana. Al termine, l’udienza privata con Papa Francesco, riservata alle persone con disabilità, italiane e dei vari continenti. Infine, alle 15, l’incontro online “Dal Diritto di indipendenza al bisogno di Appartenenza nella società e nella comunità cristiana” con una tavola rotonda introdotta dal saluto di monsignor Baturi. Seguiranno gli interventi di Roberto Franchini, doocente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e membro del gruppo di Coordinamento del Servizio sul tema “Dal Diritto di indipendenza al bisogno di Appartenenza”; e di Marco Bollani, formatore e progettazione Anfaas Lombardia, su “Oltre la Convenzione Onu. Il nuovo mandato dei servizi per le persone in condizioni di disabilità”. Infine, le testimonianze dalle diocesi.
(Foto Reuters: una modella con disabilità a Città del Messico)