Si intitola Giulio e fa parte dell’ultimo album di Roberto Vecchioni L’infinito. E' chiaramente dedicata a Giulio Regeni, il giovane ricercatore che a soli 28 anni, è stato barbaramente ucciso in Egitto mentre lavorava al suo dottorato per l’Università di Cambridge.
...Ma cosa c’entra l’Africa stasera?
Ma cosa cosa mi venite a dire che l’hanno preso a botte
e non sapete che
e non si può capire
ma no che vi sbagliate, sarà un altro
vi confondete con un altro nome
non Giulio, no Giulio no
che a Giulio tutto il mondo voleva bene...
Parole e poesia in musica per ricordare una vita piena di passioni, speranze e aspettative violentemente soppressa? O forse no? Non è, infatti stata accolto positivamente questo omaggio dalla mamma del ragazzo: «Non abbiamo bisogno di canzoni su Giulio, come quella scritta da un noto cantautore settantenne o di scoop giornalistici come quello recente fatto da una giornalista che rendendo noto un nome ci ha creato un grave danno, ma di condivisione e collaborazione. Chi sa, chi vuole dire qualcosa sulla morte di nostro figlio, prima parli con la sua famiglia e con il nostro legale. Così ci potete aiutare; in caso contrario è meglio il nulla, grazie. Ci siamo già noi». Lo ha detto Paola Regeni incontrando al Salone del Libro di Torino i giovani all'Arena Bookstock. «Non servono articoli di stampa mordi e fuggi, taglia e incolla - ha aggiunto - spettacoli o canzoni, ma azioni e gesti che aiutino davvero la verità».
Dall’altra parte il noto cantautore ci è rimasto molto male e così ha risposto attraverso la testata Rolling Stones: «Le ho detto che questa è una canzone simbolo, in cui la madre protagonista è in realtà una madre universale. Si fa accenno alla vicenda di Giulio, ma in maniera corretta e innamorata, senz’altro dalla sua parte. Per questo non credo di aver leso alcun diritto della signora, che conosco e a cui voglio bene». Non ha accolto la richiesta di Paola Regeni di rinunciare al brano «perché non mi si può togliere una canzone». Manterrà la promessa di non cantarla in tv o parlarne con i giornalisti ma la canterà in teatro e in tour: «Non l’ho fatta diventare un singolo per rispetto a lei, anche se ci avevo pensato. Non volevo strumentalizzare la vicenda, non so cos’altro avrei dovuto fare».