Se il buongiorno si vede dal mattino,
qual è l’impressione che gli italiani
si sono fatti del neonato Governo
Renzi? L’abbiamo chiesto a
Pietro Vento, direttore dell’Istituto
Demopolis. «La maggioranza guarda
con favore a questo Governo», dice Vento,
«secondo il sondaggio che abbiamo
condotto per Famiglia Cristiana, il 54%
dei cittadini dà fiducia al nuovo premier.
Tre su dieci esprimono un’opinione negativa,
mentre quasi un quinto degli intervistati
preferisce sospendere il giudizio e
vedere all’opera l’esecutivo».
-Qual è il “punto debole”, secondo
chi non è convinto?
«I dubbi più forti si concentrano
sull’alleanza che dovrà sostenere il Governo
alla Camera e al Senato: nella percezione
dell’opinione pubblica è proprio
la fragilità della maggioranza parlamentare,
analoga a quella che sosteneva Letta,
uno dei principali rischi per il nuovo
esecutivo. Ma il problema principale sul
cammino del Governo Renzi, dice il 67%
degli italiani, sarà la carenza di risorse
adeguate per il rilancio dell’economia e
dell’occupazione nel Paese, anche in considerazione
dei vincoli europei imposti
dal Patto di stabilità».
- Renzi ha molto spinto sul pedale
della “novità”. Gli italiani percepiscono
questo tratto nel suo Governo?
«Per il 60% degli italiani intervistati
da Demopolis, la principale innovazione
è lo stesso premier. Il suo è un Governo
in cui la figura del presidente del Consiglio
appare predominante. Colpisce, ma
in misura inferiore, la presenza di molte
donne-ministro, evidenziata dal 27%.
Per un significativo 34% non c’è invece
alcuna novità rispetto ai precedenti Governi.
In ogni caso, gli italiani, senza
grandi differenze di collocazione politica,
riconoscono a Renzi tre punti di forza:
determinazione, carisma e rapidità
nelle decisioni. Resta importante il numero
di quanti, pur guardando in modo
positivo all’ex sindaco di Firenze, ritengono
che sarebbe stato preferibile che il
segretario del Pd andasse al Governo con
una nuova maggioranza dopo una vittoria
elettorale».

- E le prospettive?
«Gli elettori sembrano scettici
sull’orizzonte del 2018: appena il 18%
pensa che il Governo durerà sino alla
conclusione naturale della legislatura.
Un quarto ipotizza una durata di 2 o 3 anni.
Il 40%, la maggioranza relativa degli
italiani, crede invece che si tornerà alle
urne tra poco più di un anno».
Nota informativa
L’indagine è stata condotta dall'Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, dal 28 febbraio al 2 marzo 2014 per il settimanale Famiglia Cristiana, su un campione di 1.000 intervistati, rappresentativo dell'universo della popolazione italiana maggiorenne, stratificato per genere, età, titolo di studi ed area geografica di residenza. Direzione della ricerca a cura di Pietro Vento, con la collaborazione di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone. Supervisione rilevazione cati-cawi di Marco E. Tabacchi. Approfondimenti e metodologia su www.demopolis.it