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mercoledì 09 ottobre 2024
 
Coronavirus
 

«Grazie Italia, per voi 40mila dollari per la ricerca»

20/06/2020  I coniugi cinesi che, primi due casi identificati nel nostro Paese, sono stati curati allo Spallanzani di Roma, donano una grossa somma per incentivare le ricerche contro il Covid.

Erano in vacanza a Roma quando mostrarono i segni della malattia. Oggi, perfettamente guariti, hanno donato 40 mila euro all’Inmi-Spallanzani, l’ospedale dove furono ricoverati il 31 gennaio. I coniugi cinesi provenienti da Wuhan, primo caso riconosciuto di coronavirus nel nostro Paese,  ebbero bisogno di 49 giorni di terapie all’Istituto nazionale malattie infettive e di un mese di riabilitazione presso il San Filippo Neri. Alle dimissioni ringraziarono, commossi, tutto il personale medico e paramedico (nella foto con il dottor Francesco Vaia, direttore sanitario del’Istituto) per aver salvato loro la vita. Scrissero subito «grazie Lazio, grazie Roma, grazie Spallanzani». E adesso i due, lui ingegnere biochimico di 66 anni e lei umanista di 65, hanno scelto di dare una mano al nostro Paese. «La scelta di fare una donazione a favore dell'Istituto Spallanzani è un atto di grande generosità e di riconoscenza», ha commentato l'Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato. Che ha aggiunto: «C'è un proverbio cinese che recita: “Chi torna da un viaggio non è mai la stessa persona che è partita”. Ecco il viaggio e la vicenda della coppia di Wuhan curata all'Istituto Spallanzani, che è un'eccellenza del nostro sistema sanitario regionale riconosciuta in tutto il mondo, e che sono stati il primo caso di positività in Italia, rimarrà impressa nella loro e nella nostra memoria. Voglio dunque rivolgere loro un ringraziamento e un invito a fare ritorno a Roma»

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Una generosità, ha dichiarato dal canto suo il direttore sanitario dello Spallanzani, Vaia, «che premia il nostro lavoro e rinverdisce in me quel sentimento di grande tenerezza che ho provato quando li abbiamo salutati».

La notizia della donazione, destinata alla ricerca contro il Covid, è arrivata nel giorno in cui si è circoscritto il focolaio della Pisana. «Il Lazio», ha ribadito D'Amato, «si conferma avere il miglior sistema di contact tracing a livello nazionale. Il numero dei casi per cui sia stata effettuata una regolare indagine epidemiologica con ricerca dei contatti stretti nell'ultima rilevazione settimanale del Ministero della Salute è  pari al 100 per cento».

 
 
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