E se in ciascuna delle 25 mila parrocchie italiane ci fossero almeno due o tre "sentinelle del Creato" capaci di sensibilizzare i fedeli nei comportamenti necessari nei confronti dell'ambiente e capaci di contrastare le violenze contro il Creato? Non sarebbe un modo concreto per stare accanto a papa Francesco nel suo difficile magistero per la tutela delle risorse naturali?
Proviene da Greenaccord, associazione culturale di area cattolica, da molti anni impegnata proprio sulle frontiere ambientali, una provocazione finalizzata a raccogliere l'appello “verde” del Pontefice e della sua enciclica. «Queste “sentinelle” dovrebbero essere “antenne sul territorio», sottolinea il presidente Alfonso Cauteruccio, «persone vigili, preparate e attente, capaci di intervenire in modo libero, con il coraggio che può derivare dalla fede, in termini di educazione e di prevenzione, interpretando nei singoli territori le linee d'azione indicate da papa Francesco».
Un momento dell'XI Forum dell'Informazione Cattolica, in svolgimento all'Aquila dal 19 al 21 giugno. In copertina: il presidente di Greenaccord Alfonso Cauteruccio.
"Dobbiamo rendere il nostro passaggio sulla terra lieve"
L'obiettivo dell'iniziativa è di dare seguito alle parole coraggiose che il Pontefice ha inserito nell'Enciclica “Laudato si'” promulgata ufficialmente ieri. «Ci ha messo a disposizione un documento prezioso e strutturato», osserva Cauteruccio. «Parlando di “cura della casa comune”, papa Francesco ci dice che bisogna essere attivi, previdenti, soprattutto nei nostri piccoli gesti quotidiani. Dobbiamo rendere il nostro passaggio sulla terra lieve, senza lasciare strascichi per il futuro. Le decisioni politiche devono rendere conto di questi insegnamenti e del tema della sostenibilità».
La proposta ha subito incontrato un primo apprezzamento dal cardinale Francesco Coccopalmerio. Inaugurando l'XI Forum nazionale di Greenaccord, in svolgimento nella martoriata L'Aquila, proprio nei giorni immediatamente successivi alla presentazione ufficiale dell'enciclica e dedicato al rapporto fra cibo, ambiente, migrazioni e povertà, il cardinale ha speso parole favorevoli all’idea delle “Sentinelle del Creato” («creerebbe certo fenomeni di fermento e di dibattito», ha detto) augurandosi che «venga accolta e pienamente realizzata».