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martedì 29 aprile 2025
 
Rio 2016
 

Paltrinieri, il cavaliere buono che mangia tortellini

17/08/2016  Le prime nuotate nella piscina gestita dal papà, chilometri in vasca e tante medaglie. Sempre sotto lo sguardo di mamma Laura. Lui, supercontrollato da mesi all’antidoping, è il ragazzo dello sport pulito. Ed è anche molto “social”. «Ho tantissimi fan», dice. «Mi scrivono dappertutto. Su Facebook, Instagram, WhatsApp, persino mi chiamano su Skype quando sono in trasferta».

Greg Paltrinieri e mamma Laura
Greg Paltrinieri e mamma Laura

Gregorio Paltrinieri: il segreto è... una grande mamma!  Quattro anni fa esatti: Olimpiade di Londra 2012. Nelle televisioni gira uno spot firmato da uno dei più grandi registi del mondo, il messicano Alejandro Gonzáles Iñárritu. Si fa portavoce globale di un progetto voluto da uno dei principali sponsor olimpici: “The hardest job in the world, the best job in the world”, “il più duro e migliore lavoro al mondo è quello di mamma”.

Il messaggio commuove il mondo: quattro madri, in quattro angoli del pianeta, accompagnano giorno dopo giorno i loro bimbi verso il successo. In questi giorni viene trasmesso in Tv Strong, il film che celebra ancora una volta le mamme, con un’altra regia autorevole, quella di Jeff Nichols: ultimo atto dell’iniziativa “Grazie di cuore, mamma” della Procter & Gamble.

Anche dietro a ognuno dei grandi atleti della nostra Nazionale c’è una mamma. È stata lei a iscriverlo, quando era ancora piccino, al corso dello sport preferito. Lei, che lo ha accompagnato ogni giorno, dopo l’asilo o la scuola, prima alle lezioni, poi agli allenamenti, anno dopo anno più seri e intensi. Perché si era capito fin da subito che il piccolo aveva i “numeri”. È ancora lei, quella a cui ad ogni gara batte forte il cuore. Proprio come la prima volta in cui ha assistito al trionfo del suo bambino. La mamma ne conserva le foto e ricorda ogni momento della storia atletica di quel ragazzo pieno di talento. Per lui, ogni volta salta in piedi sugli spalti, come la prima dei fan.

Laura è la mamma di Greg. Un solo cuore a battere insieme ai Giochi di Rio.

Le medaglie di Gregorio Paltrinieri

“Greg”, Gregorio Paltrinieri, è stato uno dei campioni più attesi, e non ha deluso.  Classe 1994, arriva a Rio in un momento di forma incredibile e dopo aver infilato una serie di vittorie strepitose nel nuoto mondiale: nel 2012 oro agli Europei di Belgrado nei 1.500 metri stile libero e argento negli 800; ancora nei 1.500 stile libero, ma in vasca corta, sempre nello stesso anno, oro agli Europei 2012 di Chartres e argento ai Mondiali di Istanbul; poi, bronzo ai Mondiali di Barcellona 2013 nei 1.500; doppio oro nei 1.500 e 800 agli Europei di Berlino 2014 e nello stesso anno oro ai Mondiali 2014 di Doha nei 1.500. In quest’occasione è anche record della specialità. Ma l’ascesa del bello, biondo e tenace atleta di Carpi non ha stop: ai Mondiali di Kazan 2015 è argento negli 800 metri e oro nei 1.500, con doppio record europeo.

A Rio è stato fin da subito l’uomo da battere. Ancora una volta campione europeo nel 2016, ha abbassato il record continentale che già gli apparteneva: solo 3 secondi in più del record del mondo stabilito dal cinese Sun Young, fortissimo in acqua e un po’ odioso fuori, già squalificato per doping nel 2014. 

La sfida tanto attesa tra i due supernuotatori si è conclusa nella finale del 14 agosto. Greg, come il cavaliere buono e bello delle leggende, ha vinto la sfida con il collega misterioso, un po’ scomparso in questi ultimi mesi per prepararsi, lontano dai test antidoping e dalle dirette Tv. 

Gregorio Paltrinieri, il ragazzo dello sport pulito

  

«Pressione, emozione, certo, dentro questo appuntamento c’è tutto», ci ha confessato Greg durante una breve pausa dai blindatissimi allenamenti preolimpici. «Questa volta però sono preparato e l’energia nervosa è tutta in positivo. L’Olimpiade del 2012, anche se non mi portò medaglie, è stata importante, perché ho già provato tutto quello che comporta l’appuntamento a cinque cerchi: l’atmosfera, le tensioni, vivere insieme con i compagni della Nazionale, ma anche con grandi campioni di altre specialità. E poi, imparare a isolarsi per concentrarsi sulla finale».

Lui, supercontrollato da mesi all’antidoping, è il ragazzo dello sport pulito.
Ed è anche molto “social”. «Ho tantissimi fan», dice. «Mi scrivono dappertutto. Su Facebook, Instagram, WhatsApp, persino mi chiamano su Skype quando sono in trasferta».

La passione ce l’ha dentro dalla culla. A tre mesi sguazzava ai corso di acquaticità. Il papà Luca, ex nuotatore agonista, gestisce una piscina a Novellara (Reggio Emilia) e lì ha iniziato ad allenarsi. Poi è passato alla società Coopernuoto e infine alla Polizia di Stato. E mamma Laura? Sempre dietro le quinte, con le sue gioie e le sue apprensioni. E poi con le sue teglie di lasagne e i tortellini. Ci spiega Greg: «In piscina si consumano un sacco di calorie e i piatti che lei mi fa sono i miei preferiti, perfetti per il recupero energetico». Lei è come quelle mamme descritte da Iñárritu: «L’ho accompagnato e seguito dappertutto. Di ogni evento ho ricordi bellissimi».

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Greg Paltrinieri e la mamma: «Ecco come nasce un oro olimpico»
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