Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
mercoledì 30 aprile 2025
 
 

Andrea Griminelli, un flauto d'oro

05/03/2012  Acclamato dalle platee di tutto il mondo, il musicista ha lavorato con i grandi maestri della classica, ma anche del jazz e del pop. E pensa a una Fondazione di solidarietà.

Ricordate Severino Gazzelloni ed il suo flauto d’oro? Da tempo il musicista acclamato dalle platee di tutto il mondo ha un erede. Si chiama Andrea Griminelli, è nato a Correggio in provincia di Reggio Emilia nel 1959, ed è noto in tutto il mondo, non solo come solista ed interprete di musica da camera, ma come protagonista di esibizioni che lo hanno trasformato in un vero “personaggio”. Anche lui suona un flauto d’oro. Anzi, di flauti ne ha un’intera collezione: «Certo – ci racconta – li raccolgo. Sono di ebano, e li utilizzo per un determinato repertorio, ne ho anche d’oro, ed altri raccolti in ogni parte del mondo. Perfino Swarovsky me ne ha fatto uno di cristalli. E la cosa incredibile è che suona! Ma lo uso poco…».

Flautista sin dall'età di dieci anni e inserito giovanissimo dal New York Times fra gli otto artisti emergenti degli anni Novanta, si perfezionò con musicisti leggendari come Jean-Pierre Rampal e James Galway, e, nella maturità, ha spaziato nei generi, lavorando con grandissimi interpreti della classica, ma anche con maestri riconosciuti del pop e del jazz. Griminelli sostiene che «suonare il flauto somiglia molto a cantare: è quasi un po' come cantare attraverso uno strumento»: e forse per questa ragione ha accompagnato spesso voci memorabili: da Luciano Pavarotti che lo ha lanciato negli Usa ad Andrea Bocelli che ha cantato con lui in Central Park, da Elton John a Sting e tanti altri.

Quanto ai luoghi dove si è esibito, basta ricordare il Madison Square Gardens, Hyde Park, la Tour Eiffel e la Piazza Rossa. Del resto Griminelli è richiesto ovunque: «E fra non molto mi esibirò in India, portando le pagine famosissime di Nino Rota, per flauto e pianoforte». L’ultima fatica è un Cd della Decca dedicato a Vivaldi.


«Sull’esempio di altri famosi flautisti e con l’aiuto di un grande espero come Giovanni Guglielmo, il direttore de I Solisti Filarmonici che suonano con me, ho trascritto Le quattro stagioni di Vivaldi. Sul cd ci sono anche altri pezzi vivaldiani per flauto. Ma anche un curiosità»



Ma Griminelli coltiva anche un altro progetto. Una sua Fondazione che mira a costruire progetti di sviluppo umano collaborando con programmi di nutrizione, salute, ricreazione ed educazione delle popolazioni vulnerabili. In Colombia sponsorizza programmi di alimentazione per i bambini. Un bel successo anche questo!


Il suo sito è www.andreagriminelli.com

Segui il Giubileo 2025 con Famiglia Cristiana
 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo