logo san paolo
martedì 03 ottobre 2023
 
Bullismo a scuola
 

"Ha offeso la sua amica via chat, eppure di solito è rispettoso!"

26/09/2022  "Sono una mamma da poco divorziata con due figli. Il mio primogenito di 13 anni, verso la fine del precedente anno scolastico ha insultato via chat una sua compagna, nonostante lui sia sempre allegro, estroverso e molto dolce. I genitori mi hanno mandato la conversazione sul gruppo Whatsapp accusandolo di bullismo e oltre ad essere addolorata, non capisco cosa abbia sbagliato.."

Sono una mamma di due figli di 13 e 10 anni. Sono mamma divorziata e insegnante. Il mio secondogenito, che ha un carattere solare, intraprendente, altruista e sensibile, da tutti considerato amabile e gentilissimo, ha combinato un grosso guaio proprio nelle due ultime settimane di scuola del precedente anno scolastico. Sono venuta a saperlo nella chat di gruppo dei genitori della classe, dove è scoppiato il finimondo proprio a causa di mio figlio. In un gruppo WhatsApp di compagni di scuola ha scritto frasi offensive e molto pesanti nei riguardi di una compagna. Mi sono sentita morire. Gli altri genitori lo hanno accusato di bullismo, condividendo sulla chat di classe l’intera conversazione di mio figlio con questa bambina. Dopo molte settimane, io mi sento ancora affaticatissima da questo evento. Cosa è andato storto, come ho potuto permettere che accadesse una cosa simile? In casa nostra parliamo ogni giorno di inclusione e rispetto. Nelle attività extrascolastiche a cui mio figlio è iscritto tutti mi confermano che è educatissimo e rispettoso di ogni forma di regola. Non so darmi una spiegazione e neppure darmi pace. Ho bisogno di consigli. CARLA

— Cara Carla, tuo figlio ha 10 anni. Nel Web si fanno molte stupidaggini. Succede non solo ai giovanissimi, ma anche a noi adulti. È proprio la dinamica dell’online che spesso ci spinge a buttare lì dentro parole e immagini che non oseremmo mai dire e condividere nella vita reale. Naturalmente questo non è né giustificabile né accettabile. Ma resta semplicemente uno sbaglio a cui rimediare. Nella tua lettera mi sembra che ci sia una sofferenza estrema derivata dal fatto che avendo constatato un errore si pensa che tutto il tuo progetto educativo sia stato sbagliato. Il rischio è quello di ritenere che il tuo stesso bambino sia un bambino “sbagliato” invece che un bambino che ha fatto uno sbaglio.

Tuo figlio ha fatto un errore grave che dovrà riparare. Ma è bene che tutti noi adulti non trasformiamo un bambino nell’errore che ha fatto. Come genitore molto attento alla crescita dei figli, so per primo che ogni mio figlio potrebbe trovarsi al centro di una tempesta derivata da una cosa sbagliata fatta nell’online, magari senza la sua piena consapevolezza. So che interverrei in modo fermo e autorevole, ma so anche che non userei quell’errore per convincermi di aver sbagliato tutto. Gli errori capitano, gli errori si rimediano. Con gli altri genitori basterà chiedere scusa per ciò che è accaduto. A tuo figlio, servirà confrontarsi con la bambina che è stata trattata male e chiederle scusa. Magari potrà farlo scrivendole una lettera, donandole un gioco di sua proprietà a cui è particolarmente legato, invitandola a mangiare un gelato insieme. Dopo di che la vita ricomincia. E si prova giorno dopo giorno a dare il meglio di noi. Quella dei nostri figli si chiama età evolutiva. Si cresce anche grazie alla capacità di riconoscere gli errori fatti, imparando a non ripeterli

 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo