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lunedì 21 aprile 2025
 
medio oriente
 

Hamas in ginocchio cerca un nuovo leader

18/10/2024  L’uccisione di Yahya Sinwar, “regista” dell’attacco a Israele del 7 ottobre 2023, rappresenta il colpo più duro subito dall'organizzazione terroristica nella guerra in corso a Gaza. I nomi dei possibili successori

Nel video diffuso dall'Idf Sinwar pochi istanti prima di morire.
Nel video diffuso dall'Idf Sinwar pochi istanti prima di morire.

L’uccisione di Yahya Sinwar, capo di Hamas e “regista” dell’attacco a Israele del 7 ottobre 2023, rappresenta il colpo più duro subito da Hamas nella guerra in corso a Gaza. Ma la morte di Sinwar, morto fra i calcinacci di un edificio distrutto dagli israeliani a sud di Gaza, purtroppo non sembra ancora avvicinare la fine della guerra o il ritorno a casa degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas.

Come scrive Lucio Caracciolo su Repubblica, “se lo scopo della guerra fosse ammazzare i capi nemici Israele avrebbe stravinto”. La lista dei capi politici e militari di Hamas ed Hezbollah eliminati negli ultimi mesi è impressionante, ma la guerra non è vinta. I nemici di Israele restano insidiosi e capaci di attacchi micidiali.   Sulle prime pagine dei quotidiani israeliani di venerdì 18 ottobre le immagini del corpo senza vita di Sinwar sono affiancate dalle foto dei volti di cinque giovanissimi militari israeliani uccisi in Libano.

“Ma la guerra, miei cari, non è ancora finita. È difficile e ci sta costando caro. Ci aspettano ancora grandi sfide. Abbiamo bisogno di resistenza, unità, coraggio e fermezza. Insieme combatteremo e, con l'aiuto di Dio, insieme vinceremo”, ha dichiarato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.

E venerdì gli Hezbollah libanesi hanno annunciato di essere entrati in una nuova fase di escalation nella loro guerra contro Israele, mentre l'Iran ha dichiarato che "lo spirito di resistenza sarà rafforzato" dopo la morte di Yahya Sinwar.

Pur decapitata Hamas può ancora contare su migliaia di miliziani (ancora attivi in zone di Gaza che gli israeliani pensavano di aver “bonificato”) oggi, però, alla ricerca di una guida. La morte di Sinwar potrebbe favorire il ritorno al vertice del movimento di leader esterni a Gaza. La lista degli aspiranti nuovi capi è ristretta a pochi nomi. Khaled Meshal, 67 anni, nato in Cisgiordania, è diventato il leader dell'ufficio politico di Hamas nel 1996, dirigendo il gruppo dall'esilio. Due anni dopo, agenti israeliani gli iniettarono un veleno ad azione lenta in Giordania, mandandolo in coma prima di essere salvato da un antidoto fornito da Israele nell'ambito di un accordo diplomatico con la Giordania. Meshal ha trascorso la sua carriera spostandosi da una nazione araba all'altra, vivendo in Kuwait, Giordania, Qatar e Siria. Secondo fonti non confermate, Meshal sarebbe già stato nominato nuovo capo di Hamas, ma non ci sono ancora annunci ufficiali.

Un altro personaggio di spicco è Khalil Al-Hayya, che ora vive in esilio in Qatar. È stato un funzionario di Hamas per decenni ed è stato il vice di Sinwar. È anche sopravvissuto a un tentativo di assassinio israeliano nel 2007, quando un attacco aereo sulla sua casa a Gaza ha ucciso i membri della sua famiglia mentre lui non era presente.

Mohammed Sinwar, 49 anni, fratello minore del leader ucciso giovedì, è leader a Khan Yunis delle Brigate ʿIzz al-Dīn al-Qassām, l'ala militare di Hamas. Secondo varie fonti, Mohammed condivide l'approccio duro di Yahya e i funzionari statunitensi hanno espresso il timore che la sua leadership renda i negoziati di pace con Israele ancora più difficili. Pur mantenendo un basso profilo, Mohammed è stato una figura cruciale nelle operazioni militari del gruppo, sopravvivendo a diversi tentativi di assassinio da parte di Israele.

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