HARRY POTTER. LA MALEDIZIONE DELL'EREDE: L'ATTESA È FINITA Ci siamo: da domani "Harry Potter. La maledizione dell'erede", ottavo volume della saga di I. K. Rowling, è in libreria, pubblicato come sampre da Salani. Già questa notte molte libreria in tutt'Italia hanno organizzato una notte bianca per soddisfare al più presto la curiosità degli appassionati.
Sappiamo che non si tratta di un vero e proprio romanzo, bensì della sceneggiatura dello spettacolo teatrale andato in scena a Londra. Sembra però che l'autrice, sull'onda delle pressioni dei fan, abbia deciso di scrivere anche il romanzo di questa storia.
"Famiglia Cristiana" ha chiesto ad Alberto Pellai, noto psicoterapeuta, di leggere in anteprima il testo nell'edizione inglese. Perché proprio uno psicoterapeuta? Perché incontriamo un Harry Potter divenuto padre che deve vedersela con i figli, le loro ansie e la voglia di ribellione.
HARRY POTTER DIVENTA PADRE: LA LETTURA DI ALBERTO PELLAI
Nel numero di "Famiglia Cristiana" in edicola, Pellai analizza a fondo i temi messi in campo dalla Rowling. Resta centrale in conflitto fra bene e male, «ma tale conflitto è incarnato all'interno della relazione padre-figlio», scrive lo psicoterapeuta, autore di apprezzati volumi sui temi dell'educazione delle relazioni famigliari.
Harry Potter è marito e padre di tre figli. Albus, il secondogenito, in piena adolescenza, si è messo in testa di cambiare il corso del destino e di salvare la vita a Cedric, il figlio di Diggory ucciso per volere di Voldermort. Per farlo, Albus assume comportamenti a rischio, rivendica autonomia, esattamente come accade con ogni figlio adolescente, osserva Pellai. Harry Potter padre è in difficoltà, cerca di fare il suo meglio, avverte tutta la sua inadeguatezza. Ci sono momenti di forte contrasto: «A volte vorrei che tu non fossi mio padre», gli urla il figlio in un momento di drammatica tensione.
A rendere ancora più difficile il compito di Harry Potter in qualità di padre è il fatto che lui ha perso i suoi genitori: «È difficile essere padri se non hai avuto un padre a farti da guida».
Nel suo articolo, Alberto Pellai sottolinea che "Harry Potter. La maledizione dell'erede" propone pagine molto belle, emotivamente molto intense e assai precise dal punto di vista psicologico, mostrando un'abilità notevole della Rowling di scavare nelle relazioni famigliari.