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lunedì 19 maggio 2025
 
L'INDAGINE
 

Aiuto, le famiglie italiane sono in difficoltà

28/07/2022  Dalla ricerca di Nomisma emerge che il il 65% delle famiglie giudica il proprio reddito non adeguato a far fronte alle necessità primarie. Inoltre, una su quattro deve seguire un malato cronico, una su cinque si occupa di genitori o parenti non conviventi

Famiglie sempre più in difficoltà, con redditi che sono diminuiti, con disabili o anziani di cui occuparsi, con equilibri psichici messi a dura prova dalla pandemia.  È questo il quadro delineato dalla ricerca di Nomisma, “Sguardi famigliari”, che inaugura un nuovo osservatorio stabile del centro studi bolognese e viene riportata oggi sulle pagine di Repubblica.  Perché se è vero che le famiglie possono beneficiare di diverse forme di bonus una tantum, non sono questi interventi sporadici a risolvere la carenza di servizi sociali, di un vero e proprio welfare che possa sostenere i nuclei familiari in tutte le condizioni difficili che sono costretti ad affrontare.

Nell’indagine (condotta con 700 interviste su un campione rappresentativo nazionale) emerge che  il 65% delle famiglie giudica il proprio reddito non adeguato a far fronte alle necessità primarie e il 62% percepisce meno di 2 mila euro al mese. Un quarto ha subìto una riduzione del reddito nell’ultimo anno e sei su dieci non riescono a risparmiare o lo fanno meno dell’anno scorso. La metà dei nuclei ritiene che in futuro dovrà fare i conti con un calo del reddito (tre su quattro per le famiglie sandwich, quelle  strette fra la cura dei figli e di persone non autosufficienti) e il 29% pensa che diminuirà i consumi. Inoltre, il 46% non riuscirebbe a far fronte a una spesa imprevista di 5 mila euro o lo farebbe con molta difficoltà, soprattutto tra le famiglie con figli. Dal punto di vista lavorativo, una famiglia su cinque ha al suo interno un disoccupato e il 16% non riuscirebbe a fronteggiare la perdita del lavoro. Poi ci sono gli aspetti legati alla cura dei familiari, con una famiglia su quattro che deve seguire un malato cronico, una su cinque che si occupa di genitori o parenti non conviventi e il 12% che non saprebbe come fare nel caso in cui un familiare perdesse la sua autonomia.
La pandemia ha poi scavato anche un solco nelle relazioni e nella psiche: il 16% ha avuto problemi psichici negli ultimi sei mesi, il 13% problemi educativi per i figli e, a proposito di crisi demografica, il 19% delle famiglie affronterebbe con molta difficoltà la nascita di un nuovo figlio o non riuscirebbe ad affrontarla.

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