Marina Cornacchiari, medico nefrologo, fondatrice di H&T Onlus.
Shirley sorride orgogliosa con la sua tesi sotto il braccio nella foto che la ritrae nel giorno della sua laurea. È la prima indigena di etnia Maskoy, in Paraguay, ad aver frequentato l’università, nella capitale Asunción: laurea in Scienze infermieristiche, a pieni voti. Così ora la ragazza può portare un aiuto concreto alla sua comunità di Ruacho Mosquito. «La laurea di Shirley è stata un traguardo importantissimo, perché gli indigeni qui vivono ancora in uno stato di discriminazione ed emarginazione. La maggior parte dei giovani ha paura della città e rifugge da essa». A spiegare è Marina Cornacchiari, medico nefrologo, fondatrice di Health & Teaching Onlus (H&T), con sede a Magenta (provincia di Milano), impegnata nel sostegno a progetti medico-sanitari in Madagascar e Paraguay.
È grazie all’aiuto di H&T cheShirley ha potuto studiare. In Paraguay, la Onlus sostiene due missioni delle suore francescane dell’Immacolata nella regione del Chaco, a Carmelo Peralta e Puerto Casado, dove vivono numerose comunità di indios. A Puerto Casado i Maskoy sono un migliaio, divisi in sette comunità, stanziali da appena cinquant’anni. «L'esempio di Shirley è fondamentale per gli altri ragazzi indigeni», diceMarina. Un’altra Maskoy sta seguendole sue orme: Sonia Raquel studia per diventare, anche lei, infermiera, grazie a H&T. Piccoli, illuminanti passi per una comunità che è stata a lungo perseguitata dai bianchi, a rischio di perdere la sua identità. In Paraguay, a Villaricca, la Onlus sostiene anche una casa accoglienza per ragazze sole e abbandonate, gestita dalla Missione delle suore di Santa Maria Ausiliatrice.
H&T ha iniziato le sue attività in Madagascar: qui, nel 1988, Marina, fresca di laurea in Medicina, svolse sei mesi di volontariato. Da allora non si è più staccata da questo Paese. Nel 2001 ha fondato l’associazione insieme con un gruppo di medici, in primis Marco Sanlorenzo, chirurgo, che ha lavorato per anni in Madagascar e conosce a fondo la realtà del Paese. Qui, l’impegno di H&T ruota intorno a un ospedale nel Sud, a Isoanala, villaggio di tremila persone in una zonadesertica, isolata, poverissima, colpita da cicloni devastanti. La struttura dipende dalla Missione delle suore nazarene: a H&T è affidata la gestione medico-chirurgica e la formazione del personale sanitario locale. Oggi, l’ospedale ospita quaranta pazienti e lavora a pieno regime, nonostante le enormi difficoltà quotidiane.
A partire dalle distruzioni causate dai cicloni. Come “Haruna”,
che a febbraio del 2013 ha messo in ginocchio il Madagascar,
abbattendosi con piogge torrenziali violente e venti fino a 180 km orari
nella regione sud-occidentale dell’isola. I cicloni sono una delle cause di devastazione e miseria nel Paese africano, specie nella parte meridionale,
desolata, carente di tutto. Anche Isoanala, dove si trova l’ospedale
sostenuto da Health & Teaching Onlus, è stata colpita da "Haruna",
ma in modo più leggero rispetto ad altre zone:la struttura
medico-sanitaria non ha subìto gravi danni.
A livello sanitario, una delle piaghe altamente diffuse in Madagascar è la bilarziosi, una
pericolosa malattia parassitaria provocata da un microrganismo che
prospera nelle acque stagnanti. Come spiega Marina Cornacchiari, il
problema fondamentale è che per questa malattia non esiste una reale prevenzione. Per informazioni sulle attività di Health & Teaching Onlus, sito web: www.htonlus.org; e-mail:marina@htonlus.org