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lunedì 07 ottobre 2024
 
La lettera di scuse
 

«Ho fatto una cosa stupida. La prego mi perdoni»

15/11/2018  Ha scritto una lettera di scuse alla sua insegnante il sedicenne dell'istituto Daniele Zangheri di Vimercate che il 29 ottobre ha lanciato delle sedie colpendo la prof. Venerdì si saprà se la missiva servirà a salvargli l’anno scolastico.

«Non volevo ferire nessuno, men che meno lei. Ho fatto una cosa stupida, non era assolutamente mia intenzione farle del male. La prego, mi perdoni». Inizia così la lettera di scuse scritta dallo studente sedicenne che il 29 ottobre ha lanciato delle sedie, forse non sa solo, ferendo una docente di storia di 55 anni che stava tenendo una lezione all'interno dell'istituto secondario superiore «Floriani» di Vimercate (Monza).

Lui e tutti i suoi compagni della terza elettricisti dell'istituto sono stati sentiti dai Carabinieri e, dopo due settimane di silenzio, è arrivata una svolta nella vicenda sulla quale era intervenuto anche il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti chiedendo «una punizione esemplare». «Ne parleremo al consiglio di classe venerdì e sarà quello l'organo che dovrà valutare e decidere il da farsi. Non confermo e non smentisco la lettera di scuse che ho visto rimbalzata qua e là e non commento prima delle decisioni di venerdì», ha spiegato il dirigente dell'istituto Daniele Zangheri, contattato telefonicamente dall'Ansa. Non è detto infatti che la lettera serva a modificare il destino del ragazzo, che potrebbe essere sospeso per un determinato periodo di tempo o anche bocciato, ma se non altro sono arrivate le prime scuse alla professoressa che ieri ha ripreso il suo posto in classe, dopo essere finita al pronto soccorso dell'ospedale di Vimercate da cui è stata dimessa con 5 giorni di prognosi.

Oltre al rilievo disciplinare di competenza della scuola, resta aperta l'indagine della Procura dei minori di Milano. La docente ha sporto denuncia e i Carabinieri hanno sentito docenti e alunni della classe, oltre al dirigente scolastico che nei giorni scorsi aveva appunto rivolto un appello per rompere il muro di omertà che si era alzato all'interno del suo istituto su un gesto gravissimo rimasto a lungo senza colpevoli, anche dopo il primo consiglio di classe con ragazzi e genitori. Sabato gli studenti della scuola avevano manifestato in piazza assieme al sindaco di Vimercate Francesco Sartini per condannare l'accaduto e respingere la fama di scuola di serie B. Poi è arrivata l'ammissione di un ragazzo, che ha spiegato di essersi lasciato trascinare. Ma solo venerdì saprà se la sua lettera servirà a salvargli l'anno scolastico.

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