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venerdì 21 marzo 2025
 
La nuova compagna
 

«Ho un compagno divorziato e il figlio dice che non mi vuole tra i piedi»

25/02/2021  «Sono i condizionamenti della sua mamma: so che sono dipinta come una poco di buono senza valori. Si può fare qualcosa?» Leggi la risposta di Alberto Pellai

Vivo lontano dal mio compagno che ha un figlio di 12 anni con cui ho avuto modo di relazionarmi poche volte, in occasione di qualche vacanza con esiti ambivalenti e contraddittori. A volte il ragazzo mi dimostra accettazione ed empatia, altre volte si ribella, in modo molto eclatante, chiedendo al padre di non avermi tra i piedi quando sta con lui. Molte di queste reazioni sono dovute ai condizionamenti della sua mamma, una persona che in più occasioni ha mostrato segni di scarso equilibrio verso la nuova situazione sentimentale dell’ex marito. Nei suoi discorsi so che sono dipinta come una poco di buono, senza valori e ideali, usando toni e parole molto forti, quando parla di me di fronte al ragazzo. Si può fare qualcosa?

LUDOVICA

Cara Ludovica, ti trovi al centro di una complessa e intricata geografia famigliare, sempre più frequente di questi tempi. In base a ciò che scrivi, credo che per te al momento non ci sia via d’uscita. Sei dentro un confitto famigliare totalmente irrisolto in cui vieni considerata la causa della rottura di un legame che, nella mente dell’ex moglie del tuo compagno, avrebbe proseguito la sua storia naturale se non ci fossi stata tu. Io non entro nel merito, ma penso che i figli possano essere avvicinati serenamente ai nuovi compagni dei genitori – una volta che questi si sono separati – solo quando i due ex coniugi sono riusciti a fare chiarezza sulla loro storia e sulla propria separazione. Se in uno dei due ex sposi permane un vissuto di rabbia, rancore e tradimento, questa emozione irrisolta andrà a bruciare tutto e chiaramente a far star male tutti, in primo luogo i figli. Ecco perché è così importante che in una separazione i due ex coniugi si facciano aiutare quando non riescono a ricomporre un equilibrio che permetta loro di funzionare bene come genitori. Quando si interrompe una storia matrimoniale, si resta comunque genitori per sempre. Di fronte ai nostri figli abbiamo il dovere (non dovremmo chiamarlo così, perché si tratta di una scelta motivata dall’amore) di costruire il miglior equilibrio possibile in modo da mantenere un buon modello di genitorialità condivisa. Solo in questo caso, una volta stabilizzata una nuova relazione amorosa, un genitore potrà avvicinare il proprio figlio al nuovo partner, avendo informato l’ex coniuge, che dovrà imparare a fare un passo indietro e a non trasformare questa evenienza in un modo per vendicare la propria rabbia o il senso di impotenza sperimentato nella separazione. I figli vedono, sentono e comprendono tutto. E quando vengono manipolati e confusi, mostrano poi quei comportamenti ambivalenti e caotici sui quali tu non puoi fare nulla. Perché il copione principale di questa storia lo scrivono la mamma e il papà del figlio del tuo compagno.

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