Venticinque anni, operaio:
ha ridotto la nostra casa
a men che un albergo; senza
preavviso, dorme dalla morosa, poi
compare di soppiatto il mattino alle
sette per farsi la doccia e cambiarsi,
poi va al lavoro, straordinari compresi;
quante volte mia moglie gli prepara
la cena e invece appare un Sms troppo
tardi: «Sto da lei». Ma è giusto che
mia moglie sia ridotta a meno che
una colf?
FABRIZIO
— Caro Fabrizio, c’è una buona
traccia nel tuo scritto, che ci aiuta a
risponderti: tu dici “mia moglie” e non
“sua madre”, vuol dire che ti preme
lei, che la senti usata, sfruttata, da un
figlio a dir poco egocentrico, capace
di utilizzare i beni di famiglia a proprio
uso e consumo. Tu ci racconti anche
che avete un’altra figlia, di ben 10
anni minore, e che già ora si lamenta…
Ebbene, non credo sia importante
sapere come siete arrivati fin qui:
a lasciar fare a questo figlio l’alto e
basso che vuole, e del resto non ci dai
tracce per saperlo. Ciò che invece ci lasci
sospettare, caro Fabrizio, è che tu ti sei
finalmente svegliato e “vedi”: vedi un
figlio che sfrutta la sua famiglia senza
dare niente in cambio e una moglie
che… non si sa difendere. Ebbene, hai
proprio ragione: è ora di agire!
E allora ecco una semplice proposta:
dopo averne parlato con tua moglie,
potresti fare al figlio un invito speciale,
farlo accomodare con un buon
bicchiere di vino (se lo gradisce) e dirgli
pressappoco così: «Noi ti apprezziamo
perché porti avanti un lavoro faticoso
e ti dedichi per così dire a tempo
pieno alla tua morosa. Ma forse hai
dimenticato che anche la tua famiglia
ha bisogno di te! La tua famiglia ti
offre dei servizi (lavare, stirare, acqua
calda, cibo pronto eccetera) che puoi
cominciare a ricambiare. Proprio perché
ti apprezziamo, non possiamo più
permetterti di fare lo sfruttatore.
Ora sei tu che devi dirci quale
contributo sei disposto a dare alla tua
famiglia e quali sono i tuoi progetti».
A tua moglie, in via preventiva, puoi
suggerire che la stai proteggendo
e non criticando (e alle donne piace
molto essere protette, lo sai!). Potrete
quindi aspettare con pace la risposta
del figlio, il quale si sentirà
“importante” e farà qualche piccola
proposta che viene da lui. Per quanto
piccola, apprezzatela!