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I bambini italiani leggono: io scrittrice per ragazzi vi spiego perché

06/12/2017  Da un'indagine sull'apprendimento della lettura ( Pirls) risulta che le capacità gli studenti di 9-10 anni (quarta primaria) del nostro Paese superano il punteggio medio ottenuto dai Paesi Ocse e dai Paesi Europei. A influenzare questo dato positivo i progetti lettura nelle scuole, gli incontri con gli autori, le attività dei librai, la sensibilità dei genitori.

Alunni italiani promossi in lettura. Nel 2016 la loro performance migliora rispetto a quella del 2011 (+7 punti) e supera il punteggio medio ottenuto dai Paesi Ocse e dai Paesi Europei. In generale, in Italia le bambine sono più brave dei bambini e gli scolari del Nord più bravi di quelli del Sud. Si registra qualche difficoltà invece nella lettura online. È quanto emerge da un'indagine condotta dall'Invalsi, nell'ambito di una rilevazione internazionale dell'Iea svolta in 50 Paesi, sull'apprendimento della lettura ( Pirls) negli studenti di 9-10 anni (quarta primaria). Quindi una buona notizia che è di conforto a chi come me, come scrittrice per bambini e come vicepresidente di Icwa, l’associazione degli scrittori italiani per ragazzi, dedico molte energie alla promozione della lettura nelle scuole, nelle biblioteche e nelle librerie. Gli studenti delle elementari accolgono l’autore  sempre con molto entusiasmo: l’appuntamento in carne e ossa con uno scrittore li motiva a leggere e li sprona a mettere in campo tutta la loro curiosità inondando l’autore di mille domande sui perché nascosti dietro le storie, sul suo mestiere, sui meccanismi della creatività. A fare la differenza è l’attitudine degli insegnanti: laddove le maestre sono entusiaste lettrici che cercano di contagiare i loro alunni, allora la lettura diventa un piacere condiviso, un’attività ludica al pari di altre. E nelle scuole si moltiplicano i progetti lettura, le feste del libro, spesso sostenute anche dai comitati dei genitori. Genitori che a loro volta si fanno promotori della lettura, aggiornandosi sulle nuove uscite, partecipando a vivaci dibattiti su blog e gruppi specifici di facebook come per esempio Le Letture di Jo Jo - Libri per Ragazzi. 
Credo che stia proprio qui il fattore che genera questa competenza nei nostri bambini. Un movimento crescente da parte di tutti i protagonisti del mondo della lettura: librai, bibliotecari, insegnanti, scrittori, editori. Che trova un riscontro anche sul mercato editoriale: il settore dei ragazzi è uno dei pochi sani, con dati di vendite con un segno positivo. Anche il mondo accademico ha recepito l’importanza di una formazione specifica dei futuri insegnanti sulla letteratura per ragazzi e si sono moltiplicate le cattedre su questo tema. Nella mia esperienza registro che mentre alla scuola primaria la lettura occupa un posto crescente nella secondaria sono meno i docenti illuminati che la mettono al centro dell’attività didattica. E l’utilizzo di apparecchiature elettroniche contribuisca a distogliere i ragazzi dal libro come oggetto privilegiato del loro tempo libero.  

Tornando all’indagine leggiamo che con un punteggio di 548 (la media internazionale è di 500), più alto della media dei Paesi Ocse (541) ed europei (544), l'Italia è al 17/mo posto della classifica e supera Germania (537), Spagna (528) e Francia (511). Chi vive in famiglie in cui ci sono almeno 100 libri (8% bambini in Italia) ottiene risultati migliori (595), rispetto a chi a casa ha meno di 25 volumi (6%;507). Punteggi più alti anche nelle scuole in cui ci sono più famiglie benestanti, in cui i problemi disciplinari o di sicurezza non sono rilevanti (59% degli istituti) e dove l'ambiente è molto sicuro e tranquillo (20%). Sulla performance incide infine anche la lettura personale al di fuori dell'orario scolastico: il risultato è migliore tra chi legge ogni giorno (41% dei bambini, che ottengono un punteggio medio di 554) rispetto a chi legge una o due volte al mese (16%; 517).  Mi piace concludere con un’immagine che mi ha molto colpito: un bambino di 9 anni che camminava con un libro aperto davanti agli occhi. Lui perso nel suo mondo di storie, così irresistibili da non poterci rinunciare neppure per un attimo. 

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