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lunedì 09 settembre 2024
 
Educazione
 

«I bambini possono interrompere gli adulti?»

15/04/2021  «Un incontro tra genitori (ovviamente via Internet) Interrotti più volte dai figli di un amico con domande, giochi, richieste… A un certo punto un papà è sbottato…Dar retta al bambino in questo caso è la cosa più giusta o è "melassa educativa"?»

C’è una questione che ci ha fatto discutere molto in un incontro (ovviamente via Internet) nel nostro gruppo genitori. Mentre eravamo collegati ci siamo interrotti più di una volta perché i figli di un nostro amico arrivavano a fare domande, portare giochi, chiedere di andare con loro… Siamo in buona confidenza e a un certo punto un altro papà è sbottato… Subito una mamma lo ha ripreso dicendo che i bambini sono la cosa più importante e che bisogna dargli retta, scatenando la discussione su che cosa sia più giusto fare, con non poche “amichevoli” accuse di essere retrogradi, amanti di un passato in cui non si capivano le esigenze dei bambini da una parte, e sognatori, attori di una melassa affettiva poco educativa dall’altra. Lascio a voi, informandovi che i bambini di cui parlavamo frequentano la scuola elementare.

ALBERTO

Caro Alberto, bene hai fatto a precisare l’età dei “disturbatori” perché la questione cambia molto se stiamo parlando di un piccolino di pochi anni che non ha certo già sviluppato il senso del tempo, del prima e dopo e soprattutto la capacità di rimandare una richiesta o la comunicazione ai genitori di qualcosa che sia bella, come una scoperta, o meno piacevole, come ad esempio l’impossibilità di raggiungere un gioco. Non vorrei entrare nella battaglia simpatica tra i due gruppišsu una questione che non diventa determinante se non si arriva agli estremi, da una parte facendo immaginare al bambino un disinteresse profondo, quando si sente sempre dire “Taci!” oppure “Adesso no!”, o d’altro canto lasciandolo crescere come un piccolo reuccio del tutto indifferente alle esigenze degli altri. Nello stesso tempo vorrei sottolineare che alla scuola primaria, almeno dal secondo anno in avanti, non è certo gradito che ogni bambino si alzi, dica la sua o interrompa gli altri a suo piacere, un atteggiamento che di certo in casa crea meno scompiglio ma, soprattutto quando ci sono altri adulti, si può provare a limitare. Ti faccio ridere con un episodio che di recente mi ha molto colpito. Mentre parlavo con una vicina il suo bambino di 7 anni, dopo essere stato in silenzio a lungo, sorbendosi le nostre noiose chiacchiere sul condominio, ha cominciato a chiedere il permesso di fare una domanda, che la madre due o tre volte ha rimandato, specificando “se non è urgente”. Beh, dopo un buon quarto d’ora, ricevuto lo sguardo che diceva “adesso puoi” ci fa: “Ma a voi questa storia della sparizione dei dinosauri convince? Ho capito che su un continente è caduto un meteorite, ma, scusa, gli altri perché sono morti?”. Benedetti bambini che lasciano noi senza parole!

 
 
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